Trimestre d’oro delle vendite: come stanno performando i retailer online
Con la stagione dello shopping natalizio in fermento, i retailer hanno l’opportunità di ottenere maggiori ricavi durante il cruciale “trimestre d’oro”, il periodo che va da ottobre a dicembre.
Questa stagione, segnata da eventi come il Black Friday, il Cyber Monday e le festività di dicembre, vede sempre un aumento dell’interesse dei consumatori. Per trarre il massimo vantaggio, i rivenditori devono offrire un’esperienza personalizzata e senza soluzione di continuità ai clienti. Tuttavia, molti non ci riescono. I Core Web Vitals di Google, che esaminano l’esperienza dell’utente, le prestazioni SEO e l’ottimizzazione della conversione, sono fondamentali per qualsiasi proprietario di un sito web. Ma la nostra ricerca indica che tra i retailer globali intervistati, l’85% dei siti web per dispositivi mobili e il 67% di quelli per desktop non soddisfano gli standard di Google per un’esperienza utente positiva. Queste statistiche costituiscono un monito per i rivenditori italiani considerando che l’ultimo trimestre dell’anno può contribuire fino al 30-40% del fatturato annuale per molti brand.
Sia che si tratti di nuovi clienti o di acquirenti occasionali, la conversione delle vendite sta diventando sempre più difficile. I rivenditori devono essere più orientati ai dati, ottimizzare i loro siti web e utilizzare l’intelligenza artificiale per analizzare i percorsi dei clienti e il comportamento degli acquirenti, in modo da poter adattare continuamente le loro strategie perché ogni clic, tocco o strisciata nel percorso del cliente racconta una storia. Con una piattaforma di osservabilità, i retailer sono in grado di vedere il percorso del cliente dall’inizio alla fine, presentato nel contesto dei dati aziendali più ampi. In questo modo possono costruire un quadro di come ogni singolo cliente naviga e si impegna nella vendita, sia sul sito web principale che sull’applicazione mobile del marchio.
Solo osservando l’intero percorso i retailer possono identificare con precisione quali problematiche causano l’abbandono del carrello. Forse le pagine sono difficili da navigare, gli utenti mobili rispondono in modo diverso a determinate promozioni o alcune opzioni di pagamento causano inutili tensioni. Questo livello dettagliato di informazioni distinguerà i vincitori, consentendo loro di offrire l’esperienza digitale più proattiva, continua e precisa per convertire le vendite.
Secondo la nostra ricerca, in cui abbiamo analizzato 61 siti web globali di vendita al dettaglio utilizzando il set di dati Chrome User Experience di Google per valutare la preparazione delle prestazioni digitali per la stagione di picco del traffico, emerge che: solo il 15% dei siti web per dispositivi mobili e il 35% dei siti web per desktop soddisfano gli standard di Google per un’esperienza online fluida, rendendoli pronti per l’alta stagione dello shopping; per quanto riguarda i siti mobile, il 69% ha problemi con la nuova metrica di Google, Interaction to Next Paint, che non raggiunge i livelli raccomandati; su desktop, i due principali problemi sono il Largest Contentful Paint e l’Interaction to Next Paint, che fanno sì che il 32% dei siti non raggiunga gli obiettivi di performance di Google; il settore dei viaggi presenta il maggior margine di miglioramento, con solo il 6% dei siti mobile e il 18% di quelli desktop che soddisfano le raccomandazioni di Google; al contrario, il settore tecnologico è quello che ottiene i risultati migliori, con il 19% dei siti mobile e il 44% dei siti desktop che soddisfano gli standard raccomandati.
La nostra metodologia prevedeva la valutazione di ciascun sito web in base ai criteri Core Web Vitals di Google, misurando le principali metriche di performance, tra cui Largest Contentful Paint, Interaction to Next Paint e Cumulative Layout Shift su piattaforme mobili e desktop. Esaminando questi indicatori di performance standardizzati, abbiamo determinato la percentuale di siti web che soddisfano le soglie raccomandate.