La supply chain e il commercio stanno diventando dei settori sempre più dinamici e fluidi, dove le abitudini dei consumatori in continua evoluzione non solo rappresentano una sfida per i brand, che spesso faticano a prevedere, ma che altrettanto spesso orientano in modo significativo le scelte future dei team di ricerca e sviluppo e i processi di innovazione.
Crisi, conflitti e interruzioni delle rotte commerciali hanno dimostrato ancora una volta la fragilità delle reti commerciali globali e della supply chain nell’anno appena trascorso, e la resilienza e la flessibilità stanno rapidamente diventando importanti tanto quanto l’ottimizzazione dei costi, o forse persino di più.
Nel 2025 i consumatori saranno sempre più abituati a pagare per restituire gli articoli, inducendo i punti vendita online adadattarsi di conseguenza. A causa degli elevati costi della logistica inversa, i retailer includeranno le spese di reso nei loro sistemi per ridurre la pressione sui profitti. Questo cambiamento incentiverà acquisti più consapevoli, riducendo i tassi di restituzione e promuovendo modelli di business più sostenibili.
Ottimizzando i sistemi degli store per gestire i resi in modo efficiente, i retailer possono gestire al meglio lo stock e snellire il processo di reso. L’introduzione delle spese di reso spingerà inoltre le imprese a migliorare le descrizioni dei prodotti e a migliorare l’accuratezza dei loro sistemi, contribuendo a ridurre gli acquisti impulsivi. In definitiva, questi cambiamenti favoriranno un comportamento più responsabile da parte dei consumatori, aumentando al contempo l’efficienza operativa.
Nel 2025, si prevede un cambiamento radicale nel modo in cui i retailer si interfacciano con i clienti, grazie a sofisticate interfacce basate sull’intelligenza artificiale. Anziché offrire consigli generici, l’iper-personalizzazione sarà la prassi, in quanto questi strumenti AI saranno in grado di memorizzare le taglie dei clienti, di informarli in merito a eventuali saldi sugli articoli che hanno visionato e di suggerire loro prodotti complementari in base alla cronologia degli acquisti precedenti. Questa attenta analisi di singoli consumatori non solo migliorerà l’esperienza di acquisto, ma creerà anche opportunità di upselling e cross-selling mirato, aumentando la soddisfazione del cliente.
Le incertezze geopolitiche e l’instabilità economica comportano un cambiamento delle modalità di produzione e di commercio, determinando una revisione delle reti e dei processi relativi alla supply chain globale. Per assicurarsi le risorse fondamentali e continuare a soddisfare le elevate aspettative dei consumatori, occorrerà una crescente cooperazione tra aziende e governi. Poiché i dazi doganali e i controlli sull’import/export aumentano la complessità e i costi del commercio internazionale, si porrà maggiormente l’accento su reti e processi di supply chain agili e flessibili, in grado di adattarsi a tali sfide in modo più pragmatico.
I tradizionali e macchinosi chatbot verranno in gran parte sostituiti dai sofisticati chatbot GenAI, in grado di gestire più del 50% delle richieste dei clienti. Questi avanzati assistenti digitali potranno risolvere problemi complessi, accedere alla cronologia dettagliata degli acquisti dei clienti e proporre soluzioni in modo proattivo, migliorando in modo significativo la customer experience e riducendo i costi dei contact center per i retailer.
Questo cambiamento consentirà agli operatori del servizio clienti di concentrarsi maggiormente sulle comunicazioni più significative, come le consulenze personalizzate, i resi più complessi e la creazione di relazioni costruttive. Mentre l’AI si occuperà delle richieste quotidiane, gli operatori umanigarantiranno un approccio empatico e personalizzato, creando un modello ibrido di customer experience che massimizza l’efficienza e l’esperienza.
Il termine “architettura componibile” è stato coniato da Gartner intorno al 2020 e negli ultimi quattro anni è diventato non solo un semplice trend, ma la chiave per dare nuova vita all’eccellenza nel mondo frenetico di oggi, dove innovazione e agilità sono parole d’ordine.
La “supply chain componibile” ha seguito questa definizione e si basa sulla capacità di collegare diversi elementi funzionali nello stesso modo fluido e coerente. Che si tratti della gestione dei trasporti, delle operazioni di magazzino o della pianificazione strategica, ogni modulo può essere scelto a seconda delle esigenze specifiche dell’azienda.
Questo approccio modulare permette di creare una supply chain su misura, adatta a contesti in costante evoluzione, abbattendo i tradizionali confini tecnologici tra soluzioni di attuazione e soluzioni di pianificazione.
(a cura di Roberto Vismara, Sales Director di Manhattan Associates)