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Creare un modello di consumo “product-as-a-service” che vuole abolire il concetto di debito e pone al centro circolarità, sostenibilità finanziaria e libertà di poter scegliere. Questo l’obiettivo di Subbyx, la startup italiana che consente di abbonarsi senza nessun vincolo all’utilizzo di un prodotto e che ora si appresta a rivoluzionare l’accesso delle persone a beni e servizi basandosi sulla formula della Subscription economy, un mercato che in Europa è in rapidissima crescita e si prevede raggiunga un valore di quasi 1 trilione di dollari a livello globale entro il 2028.

Sono finiti i giorni in cui si rimane intrappolati in servizi a tempo indeterminato e si investono tempo ed energie per uscire da vincoli penalizzanti: con Subbyx gli utenti hanno accesso a un’ampia gamma di dispositivi tecnologici ed elettrodomestici nuovi, usati o ricondizionati sulla base di un abbonamento mensile che può essere modificato o disdetto in qualsiasi momento, senza impegno né vincoli. Flessibile, semplice e sostenibile, la nuova piattaforma offre la possibilità di sottoscrivere abbonamenti su misura e configurabili in base a quanto si desidera spendere, per permettere all’utente di avere accesso sempre agli ultimi e più aggiornati device oppure spendere sempre meno man mano che il prodotto perde valore. 

Trovare con Subbyx il prodotto adatto alle proprie esigenze e al proprio budget è facile, veloce e divertente: basta visitare uno dei negozi fisici dei partner che hanno adottato il modello Subbyx o direttamente il sito subbyx.com dove si può giocare con il SubbyxMatch, che grazie a un algoritmo di intelligenza artificiale proprietaria è in grado di proporre all’utente le soluzioni nuove, usate o ricondizionate che più rispondono alle sue esigenze.

Una volta individuato il prodotto, è possibile scegliere tra due differenti modelli di subscription che includono sempre la copertura per tutti i danni accidentali senza costi aggiuntivi, così da non avere mai un costo più alto rispetto alla rata dell’abbonamento. 

Il piano Johnnyx è pensato per chi desidera un prodotto sempre aggiornato mantenendo fissa la rata del proprio abbonamento, mentre il piano Teddyx è ideato per chi vuole tenere il medesimo device e godersi l’abbassamento progressivo della rata, che decrescerà nel tempo rispecchiando il normale deprezzamento del prodotto per il quale l’utente ha sottoscritto il suo abbonamento.

Grazie al ricondizionamento e al riutilizzo di beni, Subbyx, riconosciuta come società Benefit, propone un approccio che permette di prolungare la vita dei prodotti, riducendo così l’impatto della produzione di nuovi dispositivi e limitando lo sfruttamento delle materie prime, in antitesi con gli eccessi dell’economia lineare e con le produzioni massive a basso costo. Con Subbyx è possibile infatti permutare il proprio dispositivo per abbassare il costo del proprio abbonamento fino al 33% e scegliere di abbonarsi a dispositivi Preloved: si tratta di dispositivi usati, perfettamente funzionanti, che vengono reimmessi sul mercato dopo essere stati testati, igienizzati e ripristinati e per i quali la startup garantisce il 100% delle funzionalità e una batteria minima pari alll’85% della capacità nominale. 

“Il nostro obiettivo è stimolare la transizione dall’economia del possesso all’economia dell’accesso. Il primo step sono i device tecnologici ma non vogliamo porci limiti: ovunque guardiamo, scorgiamo nuove opportunità di espansione dei nostri servizi e puntiamo a diventare un vero e proprio hub in cui l’utente possa gestire e monitorare tutti i suoi abbonamenti,” afferma Filippo Rocca, CEO e founder di Subbyx. “Consapevoli della forte crescita della Subscription Economy, una modalità che sta conquistando sempre nuovi spazi e mettendo radici sempre più profonde nel terreno dell’economia globale, stiamo investendo in qualcosa che riteniamo possa trasformare il mercato consumer in un servizio libero da vincoli e dai debiti, basato sull’utilizzo, la circolarità e sulla sostenibilità finanziaria, con un concreto impegno verso il nostro pianeta”.

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