L’entusiasmo per il Black Friday, il Cyber Monday e la frenesia degli acquisti natalizi sono ormai in pieno fermento. Tuttavia, c’è un campanello d’allarme: consumatori e operatori del settore retail sono sempre più preoccupati per i furti e altri crimini commessi nei negozi, tra cui taccheggi, abusi verbali e minacce rivolte al personale. Queste situazioni negative possono danneggiare l’esperienza d’acquisto dei clienti, il benessere lavorativo dei dipendenti e, di conseguenza, i profitti dei rivenditori.

Questo tema continuerà a essere al centro dell’attenzione, mentre molte grandi catene di retail stanno intensificando le assunzioni per soddisfare l’aumento della domanda dei consumatori. I principali retailer online e fisici hanno creato decine di migliaia di posti di lavoro ciascuno, garantendo così livelli di servizio elevati. Ne consegue che, l’inserimento di decine di migliaia di nuovi assunti, l’organizzazione dei turni di lavoro e del personale stagionale e di quello di lunga data, nonché la gestione equa delle richieste di ferie, porta con sé molteplici sfide. Inoltre, i retailer sono anche sotto pressione per proteggere i clienti e i dipendenti, garantire un’esperienza d’acquisto di qualità e ridurre al minimo i furti e le perdite: un impegno enorme in vista del periodo più intenso dell’anno per il commercio al dettaglio.

Il recente Global Shopper Study di Zebra ha rilevato che la soddisfazione degli acquirenti a livello globale è diminuita rispetto all’anno precedente, con l’Europa al di sotto della media. I clienti trovano frustrante che i prodotti ad alto rischio di furto siano chiusi in teche di sicurezza e temono che i rivenditori aumentino i prezzi per coprire i costi legati a furti e criminalità, specialmente in un periodo di rinnovate preoccupazioni per l’inflazione e il costo della vita.

Negli ultimi anni, si è registrato un cambiamento significativo anche nelle aspettative dei nuovi dipendenti, come la GenZ, che sta entrando nel mondo del lavoro. Per loro, lo stipendio è importante, ma cercano anche un senso e un equilibrio nella vita lavorativa: vogliono che i datori di lavoro siano attenti al benessere. Molti rivenditori hanno riconosciuto questa tendenza, adeguando le loro pratiche di assunzione e migliorando le condizioni di lavoro, tra cui orari più equi e flessibili. Questo approccio riflette la consapevolezza che dipendenti soddisfatti sono fondamentali per il successo durante tutte le stagioni di vendita.

Creare un ambiente sicuro e solidale non solo protegge i dipendenti, ma favorisce anche un clima di lavoro più armonioso. È fondamentale che chi lavora nel settore retail si senta sicuro che il suo benessere sia una priorità assoluta, soprattutto durante la stagione dello shopping, quando i negozi sono affollati e le tensioni possono aumentare. I rivenditori devono assicurarsi di avere un numero adeguato di personale sul punto vendita, con le competenze necessarie, e garantire che gli assistenti retail in prima linea ricevano il giusto supporto e rimangano connessi. Quest’anno, l’attenzione va oltre l’esperienza dei clienti e gli scaffali pieni: i rivenditori devono proteggere i propri dipendenti. Disporre di un numero sufficiente di dipendenti e della capacità di richiedere supporto può fare la differenza.

La gestione dei turni può essere una fonte significativa di frustrazione sia per i lavoratori del settore retail che per i responsabili della pianificazione. Alcuni dipendenti desiderano più ore, altri meno; alcuni hanno bisogno di formazione, mentre altri devono essere sul punto vendita per supportare il personale stagionale. Come possono i manager trovare un equilibrio tra le esigenze operative del negozio, l’esperienza dei clienti, le necessità personali dei lavoratori e l’importanza di garantire la sicurezza?

Avere un determinato controllo sui propri turni, la possibilità di scambiare o regolare gli orari in base alle esigenze, una visione più dinamica della pianificazione degli orari e delle lacune, oltre a una chiara conoscenza delle competenze di ogni membro del team, può fare la differenza. Allo stesso modo, garantire che gli assistenti del settore retail, tra il punto vendita, i magazzini e le casse, possano comunicare in tempo reale tramite chiamate o messaggi, inviare un avviso o assegnare rapidamente un compito, risulta estremamente utile.

Questi strumenti potrebbero non sembrare le soluzioni più ovvie per il benessere dei dipendenti o la prevenzione dei crimini, neppure evocare immediatamente l’atmosfera natalizia. Ma operare senza di essi e quindi affidarsi a un foglio di calcolo aggiornato manualmente o a centinaia di persone che cercano di coordinarsi e rimanere aggiornate tramite un’app per smartphone sarebbe una sfida enorme e inefficiente.

Secondo lo studio di Zebra, in Europa otto retailer su 10 sono preoccupati per la mancanza di tecnologie in grado di individuare minacce alla sicurezza o attività criminali. Anche la maggior parte degli acquirenti in Europa e a livello globale teme che i negozi in cui fanno acquisti stiano affrontando elevati livelli di furti e criminalità. Come i dipendenti, temono che le minacce non possano essere individuate o fermate.. È fondamentale ricordare che, sebbene la tecnologia possa facilitare esperienze lavorative migliori, come la pianificazione e la comunicazione, è l’elemento umano a fare davvero la differenza, e questo deve essere ancora più vero avvicinandosi alle festività.

(di Mark Thomson, Director of Retail Industry Solutions at Zebra Technologies)

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