Raviolificio Scoiattolo raddoppia la garanzia di qualità grazie alle tecnologie Antares Vision Group
Un microforo nel packaging comporta una riduzione della shelf life dei prodotti, nonché conseguenze importanti sulla qualità. Negli alimenti confezionati in MAP provoca, ad esempio, la formazione di muffe, il cambio di colore e la variazione del sapore, portando a possibili richiami o ritiri, con conseguenze economiche e danni alla reputazione del brand. Per ovviare a ciò, l’azienda di pasta fresca “Scoiattolo” ha introdotto la spettroscopia IR per il controllo in linea dei microfori sviluppata da Antares Vision Group – partner tecnologico d’eccellenza nella digitalizzazione e nella gestione integrata dei dati, leader globale nelle soluzioni di tracciabilità, e tra i principali player nei sistemi di ispezione per il controllo qualità – con tecnologia FT System. Oltre al riscontro sui fori, la macchina consente di verificare la correttezza delle informazioni obbligatorie in etichetta e nel codice a barre, la cui assenza renderebbe il prodotto invendibile. Un errore, infatti, nei dati obbligatori di etichettatura comporta il richiamo del bene o il ritiro dal mercato, con conseguenze sulla reputazione del brand, sulle spese di smaltimento e su quelle legali in caso di controversie.
La scelta di Scoiattolo si è rivelata lungimirante, visto chel’azienda ha registrato una riduzione di non conformità dovute a microfori e a confezioni non correttamente saldate pari a circa il 45%. “L’adozione di questo tipo di soluzioni è stata valutata all’interno di un progetto più ampio che ha, come fine, il miglioramento dei flussi di produzione – spiega Giacomo Tamborini, Innovation & Edp Manager di Scoiattolo –. La scelta, supportata da analisi, confronti con Antares Vision Group e con le figure operative del reparto di confezionamento, nonché da varie prove effettuate su produzioni campione, è ricaduta sul sistema di ispezione FTSystem, la cui adozione ci ha permesso di introdurre un controllo puntuale e completo su possibili non conformità della confezione di pasta, a ulteriore garanzia della qualità del processo”.
La vera innovazione, specifica Tamborini, è stata l’introduzione dell’ispezione dei microfori nel packaging, che permette il controllo non distruttivo della totalità delle confezioni, con un impatto positivo sulla sostenibilità. La tecnologia sostituisce i metodi tradizionali, distruttivi e a campione, di controllo qualità dei prodotti MAP riducendo così la quantità di packaging destinato a diventare rifiuto. “Gli impatti positivi prospettati si sono in gran parte tradotti in una forte riduzione delle non conformità derivanti da fori e fessurazioni. Come per ogni investimento, la fase preliminare ha visto anche la valutazione del ROI ma, al di là dell’impatto economico, Scoiattolo ha ritenuto di procedere con l’introduzione di questa tecnologia per aumentare ancor più il livello qualitativo della produzione, tema per noi imprescindibile e centrale”. Un miglioramento netto, dunque, anche in termini di lotta allo spreco: “Avere statistiche puntuali relative agli scarti e alle relative cause ci permette di intervenire in modo tempestivo, riducendone le percentuali all’interno del reparto di confezionamento” conclude Tamborini.
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