Man mano che i consumatori continuano a dare priorità agli acquisti con il migliore rapporto qualità-prezzo, Primark continua a essere al fianco dei suoi clienti con prezzi alla portata di tutti e la sua strategia di sostenibilità Primark Cares, a distanza di due anni dalla presentazione, si conferma sulla buona strada per mantenere la promessa di una moda più sostenibile e accessibile a tutti. Il suo impegno affinché tutti gli indumenti siano realizzati con materiali riciclati o provenienti da fonti più sostenibili entro il 2030 è, infatti, già ben avviato. Lo dimostra il fatto che quest’anno oltre la metà (55%) di tutti gli abiti venduti conteneva materiali riciclati o provenienti da fonti più sostenibili, rispetto al 45% dello scorso anno. Ciò è stato reso possibile anche grazie alla nuova collezione di prodotti circolari, con oltre tre milioni di capi venduti.
Primark presenta così la seconda edizione del suo ‘Sustainability and Ethics Progress Report’, che illustra come negli ultimi 12 mesi l’azienda abbia incrementato il numero di programmi e iniziative, facendo leva sulle conoscenze acquisite finora così da avere il maggiore impatto possibile per guidare con successo il cambiamento.
Un ottimo esempio è il cotone, la fibra più utilizzata da Primark nei suoi capi di abbigliamento. Quest’anno, il 46% degli indumenti in cotone venduti conteneva cotone organico, riciclato o proveniente dal Programma per il Cotone Sostenibile di Primark, rispetto al 40% dello scorso anno. Il Programma, che festeggia il suo decimo anniversario, è attualmente il più importante del suo genere e dimostra come l’ampliamento delle partnership possa assicurare un impatto reale e tangibile; è operativo in India, Bangladesh e Pakistan, con anche un nuovo progetto pilota lanciato quest’anno in Turchia. Primark ha, inoltre, implementato una piattaforma di tracciabilità e conformità, TrusTrace, per aiutare a raccogliere dati provenienti dall’intera catena di fornitura dei prodotti, dalle materie prime al prodotto finito. Queste informazioni permetteranno a Primark di comprendere e gestire sempre meglio la propria catena di approvvigionamento.
Un altro traguardo significativo di quest’anno è stato raggiunto sul tema di dimezzare le emissioni di carbonio lungo la catena del valore entro il 2030, in fase di revisione e convalida da parte dell’iniziativa Science Based Targets. Poiché la maggior parte delle emissioni di carbonio derivano dalla catena di approvvigionamento, Primark si è concentrata sul supportare i fornitori nel passaggio a fonti di energia rinnovabile e ha ampliato i suoi programmi di efficienza energetica in 57 stabilimenti in Bangladesh, Cina e Cambogia.
Ha inoltre nominato dei responsabili a livello locale per le emissioni di carbonio con l’obiettivo di affiancare i fornitori e le fabbriche. Primark si è anche concentrata sulla riduzione del consumo energetico nei suoi negozi e sull’implementazione dell’utilizzo di energia rinnovabile. Il 70% dei negozi Primark è attualmente alimentato da elettricità rinnovabile o a ridotte emissioni di carbonio, con 141 negozi che sono già passati a un’illuminazione più efficiente dal punto di vista energetico.
Lynne Walker, Direttore di Primark Cares, ha commentato così la nuova edizione del report: “Primark Cares sta spingendo tutti coloro che lavorano in Primark o per Primark al cambiamento. Questo secondo anno ha, infatti, consolidato e accelerato i nostri impegni precedentemente assunti: ampliare e incorporare i principi, i programmi e i processi che ci porteranno fino al 2030 e oltre, riconoscendo al contempo tutto ciò che apprendiamo lungo il nostro percorso. Continuiamo pertanto a lavorare con i nostri partner e fornitori per promuovere il cambiamento e abbiamo imparato più che mai quanto la collaborazione sia fondamentale per il rispetto dei nostri impegni nell’ambito di Primark Cares. Ci siamo, inoltre, concentrati sul miglioramento delle competenze e sulla formazione dei nostri colleghi, che sono parte integrante del nostro modo di lavorare per dar vita a un cambiamento positivo nel nostro business. Un altro elemento fondamentale è come possiamo ispirare ed educare i nostri clienti e portarli con noi nel nostro percorso di cambiamento. Ciò include una maggiore trasparenza su dove e come vengono realizzati i nostri vestiti, i cambiamenti che stiamo apportando e cosa implicano per loro, le sfide e il ruolo che l’industria della moda e i clienti possono ricoprire in questo processo”.
Primark ha lanciato un nuovo quadro di riferimento su come intende progettare e realizzare prodotti che possano essere riciclati a fine vita. Quest’anno è stata presentata la prima collezione di prodotti circolari basata su questi standard, composta da 35 capi tra abbigliamento donna, uomo e bambino e incentrata su abiti basic del guardaroba come denim e jersey. Grazie a questa collezione sono stati venduti oltre tre milioni di unità di abbigliamento circolare. Parallelamente, Primark sta anche lavorando per formare sempre più dipendenti e fornitori sul design circolare.
Primark ha ampliato i suoi laboratori di riparazione, con 100 workshop organizzati in quattro mercati che ospitano 1.600 posti gratuiti per clienti e colleghi dal 2021, aggiornandoli su come riparare e personalizzare i loro vestiti, il tutto con l’obiettivo di incoraggiarli ad amare e indossare i loro vestiti più a lungo. Sono stati ampliati i test di lavaggio di durabilità estesa arrivando a includere il 39% di tutti gli indumenti Primark: il 57% di tutto il denim testato ha soddisfatto il livello più alto secondo il proprio standard di lavaggio avanzato. E’ stata attivata la collaborazione con gli esperti di Hubbub e l’Università di Leeds per sostenere il più grande studio volto a comprendere i fattori che incidono sulla durabilità degli abiti e quale ruolo ricopre il prezzo nella durata di un indumento. La ricerca ha rilevato che non esiste alcuna correlazione tra la durata di un capo di abbigliamento e il suo prezzo e ha evidenziato l’urgente necessità che l’industria si allinei a uno standard di durabilità condiviso in modo che i clienti possano fare scelte più consapevoli.
Dal 2013 Primark ha formato 299.388 agricoltori su metodi agricoli più sostenibili attraverso il Programma per il Cotone Sostenibile, in linea per superare l’obiettivo di 275.000 agricoltori entro la fine del 2023. Nuovi dati mostrano una riduzione del 26% nell’uso di pesticidi e del 35% di prodotti chimici fertilizzanti da parte degli agricoltori coinvolti nel Programma, portando così ad un aumento della resa del cotone tra gli agricoltori dell’8%.
Primark ha creato un quadro di monitoraggio della biodiversità per aiutare a comprendere meglio i risultati e gli indicatori che possono essere misurati per osservare miglioramenti a lungo termine nella biodiversità. Primark ha iniziato a testare questa metodologia presso aziende agricole selezionate nel suo Programma per il Cotone Sostenibile. Dal 2019 Primark stima di aver rimosso e/o non aver affatto utilizzato oltre un miliardo di unità di plastica monouso dalla propria attività.
Nell’ambito del suo impegno nel perseguire un salario dignitoso per i lavoratori all’interno della sua catena di approviggionamento, Primark sta facendo leva sul Fair Compensation Toolkit della Fair Labor Association per raccogliere dati sui salari nelle fabbriche di Bangladesh, Cambogia, India e Turchia. Nell’ambito della sua adesione ad Action, Collaboration and Transformation, Primark continua inoltre a migliorare i propri principi di acquisto responsabile, inclusa la formazione di tutti i colleghi coinvolti quotidianamente con i fornitori. Primark ha aiutato i lavoratori della sua catena di fornitura in India a comprendere meglio i loro diritti attraverso il Programma My Life in oltre 7 stabilimenti. Queste fabbriche impiegano oltre 4.000 lavoratori.
Il programma di sviluppo delle competenze di Primark Sudokkho è stato implementato in 17 stabilimenti. Queste fabbriche impiegano 29.224 lavoratrici. Pur non rientrando nella strategia Primark Cares, quest’anno Primark si è concentrata su alcune iniziative chiave per promuovere il benessere e l’inclusione dei suoi colleghi. Ha donato 150.000 sterline a ILGA World per promuovere equità e uguaglianza per la comunità LGBTQI+ in tutto il mondo, portando il contributo totale a 475.000 sterline negli ultimi 4 anni. Primark ha annunciato una nuova partnership triennale con WorkEqual, impegnandosi a destinare 300.000 euro per portare i suoi servizi di coaching, sviluppo professionale e styling alle donne di tutta l’Irlanda.