In un panorama logistico che vede l’Italia movimentare oltre un miliardo di pacchi annuali, l’arrivo della frenetica stagione degli acquisti di fine anno mette tutti in allerta: la probabilità di errori e imprevisti stanno per aumentare vertiginosamente. Sendcloud rileva che il rischio di pacchi smarriti nel quarto trimestre di quest’anno è previsto essere del 16% superiore rispetto al terzo trimestre.
A novembre, il rischio sale addirittura al 23%, benché si preveda una leggera diminuzione a dicembre e un nuovo picco a gennaio con un incremento del 25%.
I pacchi smarriti non sono solo una fonte di frustrazione per il consumatore, ma rappresentano anche un significativo onere economico per il venditore online, che è legalmente obbligato a rimborsare il prezzo di acquisto. Le ricerche indicano che dopo una tale esperienza, il 66% dei consumatori italiani eviterà di effettuare nuovi ordini da quel particolare negozio online e solo il 31% acconsente di ricevere comunque il suo ordine iniziale.
Oltre ai costi economici, ci sono da considerare anche quelli reputazionali. Da una recente ricerca emerge che due italiani su tre non effettueranno un nuovo ordine se il loro pacco viene smarrito e un quinto non tornerà mai più in un determinato negozio online dopo un’esperienza di consegna negativa.
Con la corsa agli acquisti di fine anno, i corrieri sono messi alla prova da volumi di spedizione crescenti, mentre i venditori online sentono una crescente mancanza di controllo sulla qualità delle consegne. Rob van den Heuvel, CEO e co-fondatore di Sendcloud, spiega: “Le probabilità che un collo venga smarrito, danneggiato o rubato aumentano drasticamente durante i picchi stagionali. Questi eventi non solo generano costi aggiuntivi e mettono sotto pressione il servizio clienti, ma rischiano anche di danneggiare gravemente la reputazione del venditore.”