L’Osservatorio Confimprese-Jakala segnala un mese di novembre a +1,5% a valore in flessione rispetto a ottobre. Nei settori merceologici, la ristorazione cresce al +6,3%, mentre abbigliamento-accessori cede diversi punti percentuali e torna in campo negativo a -2,6%. In risalita altro retail a +1,3%. I canali di vendita si mantengono positivi. A cominciare dalle high street a +2,7%, segno di una ritrovata frequentazione dei centri storici delle città. Centri commerciali in parità a +0,7%, prossimità a +1,7%. Arretra il travel +1,2% penalizzato dai continui scioperi e dall’impennata dei prezzi dei trasporti. Nelle regioni è il Veneto sempre la migliore, sia pure su livelli più contenuti, a +2,7%. Il Trentino Alto Adige mostra gli andamenti più negativi -1,5%. Nelle città di provincia si segnalano i trend positivi di Torino +3,7%, Bolzano fanalino di coda a -4,4%.

«Dopo i promettenti risultati di settembre – dichiara Mario Maiocchi, direttore centro studi Confimprese – e ottobre le aspettative per novembre sono state disattese con una performance che, seppur positiva, riporta a valori intorno al 1% già registrati in corso d’anno. Si conferma quindi un quadro d’insieme in cui la domanda delle famiglie stenta a indirizzarsi in un percorso di vera crescita in attesa degli sviluppi della situazione economica e geopolitica internazionale dei prossimi mesi 2025. I retailer contano sulle vendite di dicembre che, secondo il nostro centro studi, dovrebbero crescere del +2,7% sul 2023 con forti aspettative sul week end prenatalizio, che dovrebbe portare a un recupero dei due giorni festivi persi nel ponte dell’Immacolata a causa del differente calendario».

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