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Mymenu annuncia un accordo commerciale finalizzato alla transizione dei propri clienti e dei loro ristoranti preferiti su Just Eat in tutte le città in cui opera, garantendo così la stessa offerta qualitativa, sempre aggiornata e in linea con le esigenze dei consumatori.

Mymenu, operatore di food delivery italiano ben consolidato nel Nord Italia, dopo aver consegnato oltre 5 milioni di pasti a centinaia di migliaia di clienti, offrendo un servizio di alta qualità, chiuderà le porte del servizio dedicato ai clienti privati preservando loro la possibilità di continuare ad ordinare dai propri ristoranti preferiti tramite Just Eat.

I rider dipendenti di Mymenu saranno agevolati nella candidatura per entrare a far parte della squadra di Just Eat, già attiva con il proprio modello di delivery tramite rider dipendenti. L’accordo è stato infatti reso possibile anche dalla condivisione di un approccio etico verso i propri lavoratori, clienti e ristoranti partner. Di questo approccio, Mymenu è stata precursore siglando nel 2018 la Carta di Bologna, un documento europeo che definisce i diritti dei rider. Successivamente, prima Just Eat nel 2021, poi Mymenu nel 2022, hanno stretto un accordo pionieristico con le sigle sindacali CGIL, CISL e UIL, mirando a creare un modello innovativo di regolamentazione del lavoro subordinato per i rider in Italia.

Edoardo Tribuzio, fondatore e Ceo di Mymenu, ha dichiarato: “Fare impresa deve comportare la creazione di valore per tutte le parti coinvolte e non avrei potuto auspicare un’azienda più appropriata per il prosieguo di quanto finora da noi realizzato. Per anni Mymenu è stata un importante punto di riferimento nel panorama del food delivery italiano. Sono orgoglioso e grato del lavoro svolto dalle persone che negli anni hanno contribuito al successo di un servizio che ha raggiunto e soddisfatto centinaia di migliaia di clienti”.

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