La Smart Data Capture può rivoluzionare il settore retail
Oggi, i retailer devono adeguarsi ai grandi cambiamenti economici e di mercato e, di conseguenza, è necessario che rivalutino e trasformino le loro operazioni commerciali per adattarle a questo ritmo incalzante.Fattori esterni come l’iperinflazione, supply chain disgregate e l’aumento dei costi non fanno che complicare queste sfide. Le richieste in continua evoluzione dei consumatori di esperienze omnichannel continuative ed esperienze sostenibili forniscono ai retailer ancor più preoccupazioni.
Inoltre, il macro-fenomeno chiamato “Great resignation”, le grandi dimissioni, sta causando un’ulteriore difficoltà anche alle imprese del settore retail, con un tasso medio di turnover del 57,3% nel Regno Unito e del 60,5% negli Stati Uniti. In Italia non è della stessa portata, certo, ma il trend delle dimissioni aumenta sempre più: secondo Istat, l’anno scorso si sono registrate circa 2,2 milioni di dimissioni, ovvero il 13,8% in più rispetto all’anno precedente.
Ovunque, questo fenomeno, porta a una carenza di personale e a una battaglia per i talenti.
I dati sullo stato degli asset fisici sono la chiave per superare queste sfide, garantiscono ai leader del settore retail informazioni preziose per prendere decisioni adeguate – e le tecnologie smart data capture sono fondamentali per sfruttarne al massimo le potenzialità. Un approccio data-driven deve essere affiancato da un metodo di raccolta dati efficace ed efficiente, per evitare che tutte le decisioni si basino su informazioni imprecise o fuorvianti.
La smart data capture offre informazioni in tempo reale ai retailer, agli operatori e ai clienti, garantendo al contempo insight pratici e automatizzando i noiosi processi manuali.
Secondo Scandit proprio la smart data capture può essere utile in tanti modi.
Innanzitutto, le aspettative dei consumatori e dei dipendenti si sono trasformate. Oggi, i retailer hanno bisogno di una piattaforma che si adatti a queste aspettative, in grado di offrire nuove funzionalità alle operazioni commerciali quotidiane ed evitando al contempo di perdere tempo con gli aggiornamenti lato hardware.
In un mondo digital-first, le tecniche di acquisizione dati obsolete non offrono la flessibilità e l’agilità necessarie. La smart data capture, invece, consente alle aziende di rimanere competitive grazie alla digitalizzazione, alla semplificazione e all’automatizzazione dei flussi di lavoro nel settore retail. I dipendenti del punto vendita possono completare rapidamente diverse attività con un solo dispositivo, scansionando i nuovi arrivi in stock, prima, e recuperando informazioni sui prodotti per un cliente subito dopo.
Questa agilità si estende anche ai clienti. La stessa tecnologia è alla base delle app e delle customer experience, che siano all’interno del punto vendita, a casa o in viaggio, per dare all’azienda la dinamicità necessaria per operare in modo efficace.
Ad esempio, durante la pandemia, un retailer di moda statunitense è stato in grado di sfruttare iPhone dotati di smart data capture per lanciare un servizio di spedizione dallo store, in sole sei settimane. Questo ha permesso di tenere il passo con l’aumento della domanda e di gestire l’evasione dai punti vendita chiusi anziché nei propri stock.
Dalle app mobile ai social media, negli ultimi anni, i clienti possono godere di un accesso ai dati pressoché infinito, eppure i retailer hanno impiegato molto tempo per adeguarsi.
Le soluzioni di smart data capture offrono molteplici vantaggi ai clienti. Rendendo più facili e veloci le attività manuali come il controllo degli stock e l’arrivo dei prodotti, gli addetti hanno più tempo per offrire un servizio personalizzato ai consumatori.
Se ogni dipendente dispone di uno smart device personale, può affrontare ogni interazione con il cliente con il supporto della tecnologia necessaria, senza dover aspettare il proprio turno o indispettire i clienti impazienti, per svolgere attività di base e di routine, come controllare se un articolo è in stock.
Può consentire la condivisione in tempo reale dei dati tra dipendenti e clienti, il che significa: le piattaforme rivolte ai consumatori possono essere aggiornate automaticamente, non appena un operatore registra la mancata disponibilità di un articolo nella propria location, evitando agli acquirenti di rimanere delusi al loro arrivo in store.
Allo stesso modo, supporta l’integrazione della realtà aumentata (AR) nelle app rivolte ai clienti. Ad esempio, i consumatori possono accedere a offerte personalizzate ed esclusive semplicemente scansionando gli scaffali del punto vendita, con AR overlay che evidenziano i prodotti adatti, direttamente sul display dello smartphone.
Durante la pandemia è emerso poi l’importante ruolo dei lavoratori a contatto con il pubblico. Tuttavia, continuano a perdere terreno rispetto alle loro controparti che lavorano alla scrivania, per quanto riguarda il tipo di tecnologia a cui hanno accesso. Più della metà dei millennial afferma che la tecnologia che usano al lavoro non è all’altezza di quella che possiedono a casa.
Dato che la soddisfazione e il benessere dei dipendenti sono un aspetto cruciale – per la carenza di personale che continua a creare difficoltà ai dirigenti d’azienda – è fondamentale dotare il personale di tecnologie e strumenti che eliminino le incombenze che fanno perdere tempo. Questo non solo rende le loro giornate più soddisfacenti, ma, liberandosi da lavori ripetitivi e noiosi, gli addetti a un punto vendita sono in grado di dedicare più tempo ai clienti e a fornire un servizio personalizzato che favorisca la fidelizzazione.
I dipendenti a contatto con il pubblico possono disporre dei dati di cui hanno bisogno per ottenere informazioni importanti, consentendo loro di svolgere il ruolo di un personal shopper. Le soluzioni tecnologiche sono eccellenti per velocità e precisione, ma non possono competere con la capacità di connessione e di empatia degli esseri umani. La smart data capture consente a tutti di sfruttare i propri punti di forza.
Anziché scegliere dispositivi individuali per le diverse attività svolte da migliaia di dipendenti, le soluzioni multifunzionali sono decisamente meno costose. Sfruttando dispositivi con funzioni che vanno oltre la semplice scansione, come gli smartphone, le aziende possono ottenere risparmi significativi sia sui costi di implementazione che su quelli di inserimento. Oltre a ridurre i costi dell’hardware grazie al potenziamento dei dispositivi, sfruttare i device con cui il personale ha già dimestichezza riduce al minimo la formazione richiesta. In settori come il retail e la logistica, dove il turnover rappresenta storicamente una sfida, questo potrebbe essere un cambiamento decisivo all’interno delle aziende.
Un modello di business che consente la modalità “bring your own device” può far risparmiare ancora di più ai retailer, oltre a dare loro un vantaggio durante i periodi di maggior affluenza. I retailer possono assumere più rapidamente collaboratori e lavoratori a tempo determinato, senza doversi preoccupare dell’acquisto di nuove tecnologie o di lunghi processi di onboarding del personale.
In ultima analisi, tutte le aziende sono orientate al profitto. Affidandosi a soluzioni di smart data capture le aziende possono aspettarsi risultati migliori se prendono decisioni basate sull’acquisizione dei dati, poiché possono essere sicure che non siano influenzate da errori e incongruenze.
Inoltre, possono aspettarsi risultati migliori dal proprio personale: con questo approccio, infatti, i dipendenti possono svolgere compiti di maggior rilievo, migliorare la customer experience e godere di una maggiore soddisfazione lavorativa perché sentono di svolgere bene il proprio ruolo e di poter fare davvero la differenza.
(di Jessica Grisolia, Senior Industry Solutions Manager, Scandit)