Secondo le analisi condotte da Wall Street e pubblicate da “The Sun”, si prevede che entro la fine del 2027 chiuderanno circa 50.000 negozi negli Stati Uniti. E questo dato potrebbe peggiorare, arrivando fino a 70.000-90.000 chiusure, se il potere d’acquisto della popolazione dovesse ulteriormente calare. La previsione delle chiusure dei negozi si basa su quella della crescita dell’economia legata all’e-commerce che passerà dall’attuale 20% al 26% entro il 2027. UBS ha calcolato che ogni aumento di 100 punti base della percentuale di vendite online inneschi circa 8.000 chiusure di negozi. Sempre secondo la stessa indagine, i negozi che dovrebbero subire il maggior numero di chiusure sono quelli di abbigliamento, accessori, elettronica e arredamento per la casa. Questi dati mondiali sono perfettamente in linea con ciò che sta accadendo in Italia. La situazione dei nostri negozi è stata fotografata da uno studio di Confesercenti in cui emerge che la Campania è in assoluto la regione italiana ad aver registrato la perdita più alta di negozi. Nel 2022 hanno chiuso la saracinesca in 2.707, seguono il Lazio con 2.215 e la Sicilia con 2.142, ma anche al Centro e al Nord la situazione è simile. I nostri centri urbani sono sempre più deserti e si sta sviluppando quel processo sociologico urbano identificato col termine Gentrification, un cambiamento delle città che diventano terre di turisti e di fasce più abbienti a discapito della classe media, costretta ad allontanarsi a causa dell’aumento del costo della vita. Garantire la salute del commercio di prossimità, quindi, diventa fondamentale per tutti e per poterlo fare è necessario puntare sull’efficienza, sulla produttività, sulla innovazione e sulla ridefinizione dell’offerta commerciale. Di enorme importanza si è rivelata essere l’omnicanalità, ossia l’utilizzo del canale online nelle vendite che ha avuto una crescita altissima negli ultimi anni, passando da 16,6 miliardi nel 2015 a ben 48,1 miliardi nel 2022. E se le vendite in internet sono state la causa iniziale della desertificazione commerciale, ora si stanno rivelando un’opportunità concreta per il commercio tradizionale. È proprio in questo contesto che si inserisce Tantosvago che, fin dalla sua fondazione nel 2014, si è proposta come trait d’union tra i partner verso welfare provider e agenzie marketing per la gestione di attività esperienziali e leisure per il welfare aziendale, oltre ai sistemi premiali, e ora si inserisce anche nel commercio al dettaglio di prossimità. Nel giro di pochi anni, Tantosvago è diventato il più grande marketplace italiano in grado di fornire soluzioni IT per ogni esigenza delle aziende e oggi arriva con una interessantissima novità: si tratta di GOWelfare, l’app che permette ai dipendenti di utilizzare i crediti welfare per fare acquisti direttamente nei negozi pagando in modo semplice, veloce e sicuro, attraverso lo smartphone. Per il negoziante è sufficiente scaricare l’app sul suo telefonino, mentre per il compratore sarà necessario caricare l’ammontare dei crediti welfare da trasferire nel borsellino GOWelfare. Matteo Romano, CEO di Tantosvago, ha spiegato come è nata l’idea di questa utilissima applicazione: “Siamo consapevoli di come, nel corso degli ultimi anni, il comportamento dei consumatori abbia subito significativi cambiamenti, mostrando un crescente interesse per le piattaforme e-commerce a discapito degli esercizi commerciali locali. Questa tendenza non è dovuta soltanto alla comodità dei servizi on-line offerti ai clienti, ma anche alla sfida che i piccoli commercianti devono affrontare per cercare di competere con le risorse tecniche dei grandi competitor. E la lotta è impari. Rischiano, così, di scomparire completamente dalla scena nella fase di scelta del prodotto o servizio da acquistare. Questa situazione si ripete anche nel contesto del welfare aziendale e dei sistemi premiali, quando ai dipendenti vengono proposte soltanto delle soluzioni di gift card direttamente dalle grandi piattaforme di e-commerce. Ecco quindi la domanda: ‘Come possiamo evidenziare l’offerta dei piccoli commercianti agli occhi dei lavoratori che godono dei vantaggi aziendali?’ Questo è stato il punto di partenza che ci ha permesso di creare GOWelfare, l’App per il welfare aziendale territoriale. Grazie a GOWelfare vogliamo supportare i piani di welfare delle aziende attente all’economia di prossimità che coinvolgono direttamente gli esercenti locali. La nostra App ha suscitato l’interesse di molti dei comuni italiani e delle province di Torino e Milano che hanno già provveduto ad adottarla. È stato possibile raggiungere questo risultato anche grazie alla sensibilità delle amministrazioni pubbliche, che hanno saputo riconoscere nel welfare aziendale di prossimità una delle soluzioni principali per riavviare, o addirittura potenziare, l’economia dei loro territori e il benessere dei cittadini. Crediamo fermamente che il welfare aziendale di prossimità rappresenti una prospettiva promettente per affrontare le sfide del mercato attuale, riducendo le disparità territoriali e valorizzando l’offerta dei piccoli commercianti. La nostra azienda si impegna a favorire questo cambiamento, collaborando con le istituzioni locali e con i nostri partner per creare un ambiente in cui il benessere dei lavoratori e la crescita economica vadano di pari passo. Confidiamo che il nostro impegno nel welfare aziendale di prossimità possa contribuire in modo significativo al successo di tutti coloro che vi parteciperanno.” GOWelfare può essere definita un’applicazione ideale per i lavoratori, che avranno l’opportunità di usufruire nell’immediato dei vantaggi welfare aziendali, e per i negozianti, che vedranno aumentare l’afflusso di clienti nel proprio negozio con un relativo aumento di fatturato. Il tutto in modo semplice, comodo e senza nessun onere.