I pagamenti B2B in Italia e in Europa
Come stanno evolvendo le soluzioni Buy Now Pay Later, che hanno già rivoluzionato il commercio retail, nel segmento business to business e quali i principali trend nei pagamenti digitali tra imprese in Europa? La risposta arriva oggi per la prima volta in occasione dell’incontro “I pagamenti B2B in Italia e in Europa” promosso da Opyn piattaforma digitale leader in Italia e in Europa nel Lending-as-a-Service.
Si tratta del primo studio condotto da Ipsos per Opyn in Europa sulle dinamiche di adozione delle soluzioni Buy Now Pay Later tra le imprese di Italia, Francia, Spagna, Germania e Regno Unito. Basata su un campione di 1000 imprese di settori e dimensioni diverse, nei 5 Paesi europei, la ricerca offre una visione approfondita delle dinamiche di pagamento digitale e dilazionato tra imprese B2B nei principali Paesi Europei.
Secondo quanto emerge dal lavoro di Ipsos per Opyn, il 98% delle imprese in Europa ritiene che le opportunità di pagamento flessibile e dilazionato offerte dal Buy Now Pay Later saranno il futuro dei pagamenti digitali.
Dopo aver conquistato il settore B2C italiano, raggiungendo, secondo i dati dell’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano, un volume di 4,6 miliardi di euro complessivo e una penetrazione del 6,5% per quanto riguarda il transato consumer online, il pagamento dilazionato e flessibile si affaccia al mondo delle imprese per affermarsi.
La presentazione dei risultati della ricerca accanto alla riflessione degli esperti intervenuti oggi all’incontro promosso e organizzato da Opyn, ha consentito di tracciare i contorni del fenomeno.
Moderato da Nicoletta Boldrini giornalista e divulgatrice, fondatrice e Direttrice Responsabile di Tech4Future, all’incontro sono intervenuti Roberto Liscia presidente del Consorzio Netcomm, Matteo Risi Ricercatore Senior Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano, Flora Bova, Research Director di Ipsos, e per Opyn Antonio Lafiosca, COO e Co-founder.
La mattinata di studio è stata l’occasione per illustrare, inoltre, i casi di adozione del BNPL nel B2B che hanno messo in evidenza le sfide da affrontare e i vantaggi nelle testimonianze di merchant e buyer in Italia e in Europa.
Solo nel segmento del Buy Now Pay Later il tasso di crescita annuale composto previsto è pari al 27.4% nel periodo 2024-2029 in Europa, un valore quasi quintuplicato del volume lordo delle merci BNPL, che aumenterà dai 149,3 miliardi di dollari del 2023 ai 669,5 miliardi di dollari entro il 2029.
A guidare la fase di crescita sarà proprio il mercato B2B, che nei servizi di pagamento rateale trova oggi un’alternativa concreta alla richiesta di capitali, l’accesso ai quali è, al contrario, sempre più costoso (Business Wire, Marzo 2024).
Sulla crescita del BNPL e delle soluzioni digitali di pagamento e di credito incide anche la trasformazione dei canali di vendita: come emerge dai dati dell’Osservatorio Netcomm B2B Digital Commerce, in due anni, tra il 2021 e il 2023 sono aumentate del 12% le aziende con canale di e-commerce B2B. Tra le aziende che hanno scelto di adottare canali digitali per la vendita nel settore b2b la maggior parte ha scelto di adottare un proprio sito e-commerce B2B rispetto ai Marketplace B2B. Tra le imprese che hanno fondato la loro strategia di vendita sull’e-commerce, 8 su 10 ricorrono ad un sito diretto, e 3 su 10 vendono attraverso un marketplace. Netcomm però rileva che, nonostante il dato attuale, stanno crescendo significativamente i marketplace, sia nell’awareness sia nell’utilizzo.
La trasformazione digitale del commercio B2B, secondo l’Osservatorio risponde alla necessità di soddisfare le esigenze dei buyer di nuova generazione, sempre più interessati alla proposta di progetti tailored, sia in ottica di personalizzazione del processo di acquisto, sia nell’offerta di servizi di pagamento e di customer care orientati al B2B.
La sfida per le aziende italiane del settore consiste oggi nell’incontrare le esigenze di seller e buyer includendo i processi di digitalizzazione e l’utilizzo delle nuove tecnologie all’interno di un’ampia strategia, con l’obiettivo di integrare i sistemi aziendali già esistenti e di rispondere prontamente alle nuove esigenze del mercato.
L’analisi di Ipsos, mostra che oggi in Italia e Francia 1 azienda su 5 utilizza già il servizio BNPL per i propri clienti; in Germania, Spagna e UK la quota sale a 1 azienda su 4.
La ricerca Ipsos rivela un’Italia allineata con gli altri Paesi in termini di transizione digitale dei pagamenti e del commercio, anche se persistono alcune resistenze alla digitalizzazione delle transazioni o dei processi. Ad esempio, molte aziende europee utilizzano una rete commerciale per la vendita, in particolare l’82% delle imprese in Francia e l’84% in Spagna, il 79% in UK, il 76% in Italia e il 75% in Germania. Tuttavia, l’Italia è il Paese dove i punti vendita fisici hanno ancora il maggior peso. Nel nostro Paese il canale digitale è utilizzato in maniera esclusiva solo nel 29% dei casi, meno di un terzo; il 36% delle imprese predilige l’utilizzo di entrambi i canali, fisico e digitale, a fronte di un 35% delle imprese in Italia che si avvale solo del canale fisico. Mentre negli altri Paesi europei l’utilizzo esclusivo del canale digitale è più diffuso: quasi la metà, il 49% delle aziende lo utilizzano in Germania, il 43% in Inghilterra, il 37% in Francia e il 38% in Spagna; in questi Paesi l’utilizzo contemporaneo di entrambi i canali, fisico e digitale, non arriva mai a un terzo.
Anche sui sistemi di pagamento c’è un sostanziale allineamento: quello a 30-60-90 giorni risulta il più utilizzato in tutti i Paesi. Inoltre, in Germania e Spagna emerge una maggiore fiducia nel sistema bancario e ricorso ai finanziamenti: vi ricorrono il 28% delle imprese spagnole e tedesche, il 24% di quelle francesi, il 22% di quelle britanniche, contro il 17% di quelle italiane.
La percezione sullo stato di salute delle aziende è buona in tutti i Paesi, ma poi si dividono sulle prospettive per il futuro: in Italia solo un terzo delle imprese ritiene che lo scenario economico per la propria azienda possa migliorare nei prossimi 12 mesi, e il 99% ritiene che non migliorerà per nulla l’economia del proprio Paese. Molto più ottimiste le imprese negli altri Paesi, il 57% delle imprese britanniche ritiene che lo scenario economico per la propria azienda migliorerà, dello stesso avviso il 52% dei tedeschi e il 51% degli spagnoli, e infine, il 40% dei francesi. Più incerta la prospettiva economica per il proprio Paese: l’economia migliorerà per il 33% dei rispondenti UK, per il 21% di quelli tedeschi e per il 17% e il 12% rispettivamente degli spagnoli e dei francesi.
La conoscenza delle soluzioni Buy Now Pay Later tra le imprese in Europa è associata soprattutto al mondo consumer. Circa 8 aziende su 10 dichiarano di conoscere almeno a grandi linee il servizio BNPL per le B2B: poco meno della metà lo conosce molto bene in UK, Italia e Germania; 4 aziende su 10 in Francia e Spagna.
La stragrande maggioranza delle imprese intervistate in Europa scommette sul futuro del Buy Now Pay Later: alla domanda sulla previsione di diffusione di questa soluzione nel segmento B2B, il 98% delle imprese risponde che il BNPL si diffonderà da molto ad abbastanza.
La ricerca Ipsos ha evidenziato anche quali sono le principali resistenze delle aziende che non si dichiarano interessate ad utilizzare il BNPL: in Italia la prima motivazione è legata al fatto che i clienti conoscono ancora poco questo servizio; in Francia, Spagna e UK sembra essere più una difficoltà legata ai dubbi sull’affidabilità e utilità del servizio; in Germania si registra una problematica relativamente al cambio di mentalità richiesto alle aziende.
Eppure, la propensione all’utilizzo del BNPL resta alta anche tra i non utilizzatori del servizio: oltre la metà delle imprese lato merchant, 56% in Italia, 58% in Francia, 51% in Spagna e UK, è orientata a valutare l’adozione di soluzioni rese possibili dal digitale per il pagamento dilazionato. I dati delle aziende tedesche registrano, al contrario, un interesse del 37%, mostrando quindi un certo scetticismo sull’utilizzo di questo servizio.
Tuttavia, la spinta arriverà più forte dai buyer: in UK l’80% dei non utilizzatori sarebbe decisamente interessato ad adottare il BNPL, in Francia e Italia il 76%, in Spagna il 73%, in Germania il 70%.
Secondo le aziende interpellate, l’adozione del BNPL consentirebbe di ottenere numerosi benefici: in Italia e in Spagna il vantaggio indicato riguarda il miglioramento dei flussi di cassa e incassi regolari, in Francia e UK una riduzione del rischio di insoluti e in Germania l’impiego di un servizio di pagamento innovativo e 100% digitale.
Antonio Lafiosca Co-Founder & Chief Operating Officer di Opyn ha affermato “Il Buy Now Pay Later è una leva per lo sviluppo dei pagamenti digitali tra imprese: in quanto prima realtà italiana ad offrire questo servizio in Europa e, tra i pochissimi operatori nel settore B2B del continente – sentiamo la responsabilità di fare cultura e diffondere la conoscenza di un fenomeno che nella percezione delle imprese intervistate rappresenta il futuro dei pagamenti digitali. Il BNPL renderà le nostre imprese più agili e competitive, riducendo i rischi derivanti dai pagamenti e aumentando la trasparenza delle transizioni. Le stime ci dicono che il BNPL B2B vale 2,5 volte il segmento retail B2C: un potenziale enorme e le imprese sono mature per cogliere l’opportunità offerta da questa innovazione, come dimostra la ricerca condotta assieme a Ipsos. Un fenomeno in rapidissimo sviluppo sul quale percepiamo una grande curiosità e bisogno di competenze. Con questo incontro abbiamo voluto mettere a fattor comune la nostra esperienza e quella di esperti, analisti e imprese per cominciare a dare delle risposte.”
Flora Bova, Research Director di Ipsos ha illustrato la ricerca spiegando: “Si tratta di una delle primissime ricerche sul BNPL per le imprese in Europa – un fenomeno che, se da un lato ha raggiunto la quasi completa maturazione in ambito B2C, ha ampissimi margini di sviluppo nel segmento business to business. L’indagine Ipsos mostra, infatti, come tra le aziende vi sia una quota significativa di prospects che valutano positivamente l’adozione del BNPL sia tra i merchant, sia in misura maggiore tra i buyer. Per le realtà come Opyn, dunque, informare ed ‘educare’ le aziende in merito alle caratteristiche e ai vantaggi di questa soluzione, cercando di abbattere le barriere all’utilizzo evidenziate dalla aziende stesse, non può che diventare una leva di marketing decisiva per sbloccare la crescita del BNPL nel mondo delle imprese”.
Secondo Roberto Liscia, Presidente di Netcomm “In un contesto di mercato in cui il marketing B2B si avvicina sempre di più alle dinamiche del B2C, le aziende investono per l’introduzione di strumenti di intermediazione e soluzioni di ecosistema imprescindibili per le strategie di vendita omnicanale. Tra queste, il Buy Now Pay Later si sta facendo strada con sempre più aziende che adottano soluzioni di pagamento rateale per migliorare i flussi di cassa e ottimizzare la gestione dei crediti. Questa innovazione si conferma una leva strategica per il commercio digitale, favorendo la crescita e la competitività delle imprese”.
Secondo Matteo Risi, Ricercatore Senior dell’Osservatorio Innovative Payments “Nel corso degli ultimi anni il BNPL si è affermato sul mercato consumer, passando da un semplice <<trend>> a una forma di pagamento sempre più diffusa e con livelli di penetrazione importanti in diversi mercati. La grande notorietà di questi servizi potrà trainare certamente anche il comparto del B2B, che ci aspettiamo possa crescere molto nei prossimi anni e che lo faccia con un’attenzione particolare alla marginalità e alla sostenibilità del modello di business.”
Cau Srl, realtà sarda che da oltre 30 anni rifornisce parrucchieri ed estetiste, dal semplice pettine agli arredi dei locali ha raccontato la sua esperienza con Opyn Pay Later, la soluzione di Buy Now Pay Later B2B di Opyn.
“Ci siamo avvicinati a Opyn e fidati del prodotto sin dalla fase di startup – afferma Virgilio Cau, founder di Cau Srl. Quando abbiamo scoperto Opyn Pay Later, abbiamo capito che si trattava di un’evoluzione dei pagamenti digitali, che ancora non esisteva sul mercato. Abbiamo intuito che sarebbe stato il futuro. Abbiamo suggerito modifiche utili affinché il nostro cliente avesse una soluzione costruita sulle sue esigenze. Opyn è riuscita a soddisfare le nostre richieste. Non tutte le aziende lo fanno e questo è stato un altro valore aggiunto per noi. Ad esempio, riusciamo a realizzare piani di pagamento fino a 50 rate e con importi flessibili, cosa impensabile nel mondo consumer, dove i piani sono rigidi e basati sempre su 3 rate dello stesso importo. Una cosa che in questo momento storico è fondamentale per le aziende. Inoltre il cliente, una volta appreso il funzionamento e i suoi vantaggi, risulta più fidelizzato e incentivato a usarlo più spesso. Grazie a questo prodotto di Buy Now Pay Later abbiamo raddoppiato o in alcuni casi triplicato il fatturato su alcuni clienti”.