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I consumatori chiedono di poter scegliere il metodo di pagamento

Cashier operating payment process, pushing buttons on pos terminal while customer holding smartphone. Cropped shot, closeup of hands. Shopping or purchase concept

Quasi la metà dei consumatori italiani ha cambiato le proprie abitudini di spesa rispetto a un anno fa, non solo diventando più attenta ai prezzi ma anche più esigente nella scelta di pagamento, dalle carte di debito e bonifici bancariai portafogli digitali e ai contanti, secondo una nuova ricerca di Skrill.

Il rapporto di Paysafe, “Inside the Wallet: How consumers are spending and saving in 2024”, evidenzia che il 43% dei consumatori italiani ha abbandonato il carrello degli acquisti online se un’azienda non offriva il metodo di pagamento da loro preferito. Con i retailer che adottano sempre più spesso politiche senza contanti, una percentuale importante di consumatori italiani ha espresso la preoccupazione di non poter più usufruire del contante come opzione di pagamento, con un altro 36% di persone che ha indicato di voler essere in grado di acquistare beni o servizi online e pagarli in contanti in un negozio fisico.

Anche la sicurezza dei pagamenti è al centro dell’attenzione degli intervistati. Più della metà delle persone ha dichiarato che la sicurezza del processo di pagamento di un’azienda è un fattore importante per decidere dove acquistare online. Oltre due terzi dei consumatori italiani hanno dichiarato di sentirsi meglio nell’acquistare da un’azienda se sanno che sono state adottate misure di sicurezza per proteggere i loro dati o se vedono un’opzione di pagamento che riconoscono.

Le preferenze di spesa sono sempre più diversificate. Le carte di debito sono il metodo di pagamento più utilizzato dagli italiani quest’anno rispetto all’anno scorso, ma anche le carte di credito e le carte prepagate, i bonifici bancari e i portafogli digitali sono aumentati di popolarità, con l’emergere di nuovi metodi e piattaforme di pagamento. Quasi la metà dei consumatori italiani ha effettuato un acquisto online attraverso i social media, e il 33% lo fa più volte all’anno. Quasi un terzo delle persone utilizza ora un dispositivo indossabile, come uno smartwatch, per pagare.

L’atteggiamento nei confronti delle tecnologie in via di sviluppo varia a seconda della generazione, con i più giovani più propensi ad abbracciare opzioni di pagamento innovative, come i pagamenti basati sull’intelligenza artificiale. Circa un quinto dei giovani tra i 18 e i 43 anni è pienamente a proprio agio con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per migliorare i pagamenti, contro il 26% di coloro che hanno più di 60 anni che non si sente affatto confidente con l’idea dell’AI nei pagamenti.

Bob Legters, SVP Product di Paysafe, ha commentato: “I consumatori fanno shopping comparativo più che mai, non solo per trovare la migliore offerta, ma anche una migliore esperienza di pagamento che offra scelta, sicurezza e velocità, e che li faccia tornare. Poiché le condizioni finanziarie e le priorità dei consumatori cambiano, le aziende hanno bisogno di partner per i pagamenti che abbiano un’esperienza consolidata nell’offrire opzioni di pagamento innovative che attraggano un ampio bacino di consumatori, dai più giovani ai più anziani e a tutte le età intermedie”.

Esaminando i dati alla base di queste mutate abitudini di pagamento, la ricerca rivela le sfide finanziarie affrontate da molti consumatori globali. In Italia, oltre la metà degli intervistati dichiara di guadagnare appena il necessario per coprire le spese mensili e poco più di un quarto afferma di non guadagnare abbastanza per coprire le spese mensili, con una percentuale che sale al 37% per la generazione Z.

Sebbene la maggior parte degli intervistati preveda un aumento del proprio reddito nei prossimi 5-10 anni, oltre la metà ritiene che il proprio reddito aumenterà del 10% o meno e il 28% dichiara di non aspettarsi alcun aumento. Nonostante il limitato reddito disponibile all’inizio della loro carriera, la Gen Z e i Millennial si sono dimostrati fiduciosi sul loro futuro potenziale di guadagno, prevedendo aumenti rispettivamente del 16% e del 11%.

Ma con molti consumatori che vivono di stipendio in stipendio, l’opportunità di risparmiare è diminuita, con il 40% che risparmia meno del 6% del proprio reddito ogni mese e il 13% che non risparmia affatto. L’incapacità di risparmiare può essere attribuita all’aumento del costo della vita, con gli intervistati che hanno riferito di spendere di più per le necessità quotidiane come i generi alimentari, le utenze, i beni di consumo essenziali e l’assistenza all’infanzia.

I dati di Paysafe indicano un senso di ottimismo tra i consumatori, con il 48% degli intervistati che si dichiara fiducioso sul proprio futuro finanziario e che pianifica in tal senso.

Un quinto degli intervistati sta risparmiando per acquistare la prima casa. Questo dato sale a quasi la metà degli intervistati della Gen Z, che prevedono di acquistare la prima casa prima dei 34 anni. Se a livello globale le prospettive positive della Gen Z si estendono alla convinzione di poter raggiungere un’altra importante pietra miliare già in giovane età con il 49% che prevede di andare in pensione prima dei 61 anni, in Italia questa previsione è confermata solo da circa un quinto degli intervistati.

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