Oggi, i punti vendita tradizionali sono sempre più coinvolti nel mondo del digital commerce. Secondo il Wall Street Journal, infatti, lo scorso anno quasi il 42% degli ordini online ha coinvolto gli store, sia come centri di fulfilment che come punti di ritiro/restituzione in negozio, registrando un notevole progresso rispetto all’appena 27% del 2015. Questa evoluzione è guidata in parte dalla richiesta dei consumatori di consegne rapide e gratuite, nonché da opzioni di evasione omnichannel come BOPIS (Buy Online, Pick Up in Store), curbside delivery e ship-from-store. Questo trend è alimentato anche dal fatto che i retailer cercano di avvalersi delle loro ampie reti di punti vendita e dello stock disponibile per ottenere la massima redditività da ogni ordine.
Questa tendenza comporta una maggiore attenzione verso l’accuratezza delle scorte. La possibilità di evadere gli ordini online senza alcuna interruzione da un centro di distribuzione o da un punto vendita offre molteplici vantaggi sia al retailer che al consumatore, ma questa opportunità è spesso ostacolata da una scarsa stock accuracy del punto vendita. L’accuratezza dello stock nel centro di distribuzione tende ad aggirarsi intorno al 99%, mentre nei negozi è circa il 60-70%.
È qui che l’identificazione a radiofrequenza può rivelarsi un elemento fondamentale. Questa tecnologia rappresenta un modo per migliorare notevolmente l’accuratezza dello stock in-store fino a raggiungere gli stessi livelli del magazzino. Infatti, è in grado di tracciare automaticamente ogni unità dall’ingresso all’uscita, di eseguire conteggi in tempi ridotti, di aiutare gli operatori a localizzare articoli difficili da individuare e di fornire ai punti vendita la precisione di cui hanno bisogno per gestire con tranquillità gli ordini online.
Molti clienti di Manhattan Associates hanno rivoluzionato con successo le operazioni dei propri punti vendita e la customer experience utilizzando la tecnologia RFID. Da quando è stata implementata questa tecnologia, è stato possibile eseguire un conteggio settimanale dell’intero stock in circa 30-40 minuti, migliorandone l’accuratezza dal 60% a oltre il 98% in alcuni casi. Ciò è in netto contrasto con i più tradizionali controlli manuali dello stock, che di solito vengono effettuati annualmente.
Una volta raggiunta il 98%, o più,dell’accuracy in un punto vendita, i retailer possono presentare con certezza un maggior numero di articoli nei loro canali digitali, con conseguente aumento delle vendite e della soddisfazione dei clienti. Questo livello di accuratezza aiuta anche i retailer a prevenire la riduzione degli ordini dei clienti e i conseguenti ritardi, l’aumento dei costi di evasione e la diminuzione delle vendite.
Nel punto vendita, gli scanner RFID portatili sono in grado di agevolare l’individuazione dei prodotti collocati in modo errato grazie alla funzione di “contatore geiger”. Inoltre, può essere utilizzato anche per assicurare in modo proattivo che il front-store abbia sempre un assortimento completo di taglie e modelli. Questa funzione contribuisce ad aumentare le vendite, poiché i consumatori non sempre chiedono se nel magazzino ci sono ulteriori articoli.
“Attualmente, Manhattan Associates propone soluzioni per i punti vendita esclusive e integrate che supportano in modo diretto l’RFID, applicando questa tecnologia per migliorare la gestione dello stock, l’evasione degli ordini online e il servizio clienti prima, durante e dopo la vendita” ha dichiarato Brent Brown, Vice Presidente e General Manager, Advanced Location Technologies di Zebra Technologies. “Tutti questi vantaggi derivanti da un’unica applicazione riducono la ridondanza dei dati, le difficoltà di integrazione, le latenze e molto altro ancora.”
I sistemi POS hanno percorso molta strada rispetto alla funzione piuttosto basicadi scansione dei codici a barre e di pagamento con le carte. Grazie alla più recente tecnologia dei lettori RFID, i sistemi di cassa di oggi possono diminuire i tempi delle transazioni, aumentare l’accuratezza e ridurre i requisiti di manodopera.
Grazie alla tecnologia RFID, gli operatori del punto vendita possono passare una serie di prodotti su un lettore RFID e rilevare immediatamente ogni articolo con un unico e rapido movimento. A quel punto, devono solo imbustare gli articoli e ricevere il pagamento, e il cliente è pronto per uscire dal negozio, il tutto in pochi secondi. Con ciò si ottiene un’esperienza migliore e più comoda per il consumatore, mentre i retailer registrano una riduzione delle perdite di fatturato dovute alle lunghe file alle casse.
Il settore retail è in continua evoluzione, in base alle richieste e ai bisogni dei clienti e ai comportamenti d’acquisto.La tendenza attuale è quella di rendere i punti vendita dei centri di commercio omnichannel. Che si tratti di BOPIS o di ship-from-store, i retailer beneficiano dalla digitalizzazione e dall’automazione dei flussi di lavoro e dei canali fisici. L’RFID non è una tecnologia nuova, ma potrebbe diventare il fattore chiave per i retailer che desiderano migliorare i processi del proprio store, aumentare l’evasione degli ordini online e coinvolgere i dipendenti e i consumatori in un modo che corrisponda alle loro aspettative.
(A cura di Brent Brown, Vice Presidente e General Manager, Advanced Location Technologies di Zebra Technologies, ed Amy Tennent, Senior Directo,r Product Management diManhattan Associates)