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A livello globale, più della metà dei consumatori effettua acquisti omnichannel, tuttavia alcuni mercati presentano tassi di utilizzo più elevati di altri, come mostrato dall’’ultimo report Global Voices di ESW. Dato che i mercati internazionali con la maggiore propensione alla spesa sono anche quelli con l’indice più alto per quanto riguarda la domanda di esperienze omnichannel, il rapporto evidenzia la necessità per i brand e i retailer italiani di implementare infrastrutture commerciali unificate per soddisfare meglio le esigenze degli acquirenti transfrontalieri.

La ricerca di ESW su oltre 18.000 consumatori in diciotto Paesi rivela che gli acquirenti omnichannel effettuano più acquisti e spendono il 15% in più all’anno rispetto ai consumatori che acquistano attraverso un solo canale. Inoltre, tra gli acquirenti globali che spendono online tra i 3.500 e i 4.999 dollari all’anno, due terzi sono acquirenti omnichannel.

“I consumatori internazionali passano da un canale di vendita all’altro di continuo, e i brand e i retailer di successo devono adeguarsi di conseguenza, al fine di soddisfare e superare le loro aspettative in ogni fase”, ha commentato Martim Avillez Oliveira, Chief Revenue Office di ESW. “Tuttavia, stabilire una presenza omnichannel nei mercati internazionali è più complesso del semplice lancio online: richiede una comprensione dei diversi clienti e la creazione di infrastrutture. I dati dimostrano che la mancata integrazione dell’omnichannel nell’espansione internazionale pone sin dall’inizio i brand in una posizione di svantaggio e lascia sul tavolo ricavi non goduti”.

L’omnichannel definisce sempre più non solo le preferenze di acquisto, ma riflette lo stile di vita condotto dai consumatori. La navigazione tra spazi digitali e fisici è parte integrante della nostra vita quotidiana, per cui non sorprende che gli intervistati che lavorano in modalità ibrida abbiano maggiori probabilità di essere acquirenti omnichannel. 

Implementare l’e-commerce omnichannel e quindi trovare e conquistare gli acquirenti omnichannel è cruciale per un’espansione internazionale redditizia. Dall’indagine di ESW è emerso che, nel complesso, il 52% degli acquirenti globali è orientato verso l’omnichannel. Inoltre, l’indagine ha identificato due aspetti cruciali per attrarre un maggior numero di acquirenti omnichannel: la sostenibilità e la notorietà del brand.

La sostenibilità, con processi responsabili dal punto di vista ambientale come la consegna a zero emissioni di anidride carbonica, attira significativamente gli acquirenti omnichannel. Parallelamente, i nomi dei brandi sono considerati sinonimo di qualità e valore, giocando un ruolo fondamentale nel conquistare la fiducia e la fedeltà dei consumatori.

Non sorprende che i consumatori più giovani siano più propensi ad acquistare in modalità omnichannel, sopratutto i Millennials. Il 58% dei Millennials utilizza più canali durante il percorso di acquisto, rispetto al 53% della Gen Z, e il 51% della Gen X e il 46% dei Baby Boomers optano per l’omnichannel. I Millennials rappresentano la fascia demografica che guida la crescita complessiva dell’omnichannel, con un aumento del 22% rispetto all’anno precedente, seguiti dalla Gen X. 

Anche gli acquisti omnichannel nelle varie categorie sono aumentati su base annua, evidenziando ulteriormente la necessità di dare priorità alle aspettative dei clienti cross-channel. Gli acquirenti internazionali sono stati più propensi a effettuare acquisti multicanale per l’elettronica di consumo, seguiti da cosmetici, hobby, giocattoli e giochi, calzature, abbigliamento e lusso. Ogni categoria di prodotto ha registrato un aumento a due cifre rispetto allo scorso anno, con il lusso che ha registrato i maggiori guadagni, seguito dall’elettronica di consumo, dai cosmetici, dalle calzature e dall’abbigliamento.

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