Esselunga riapre la profumeria eb a Curno

Redazione 30 Ottobre 2024 Esselunga riapre la profumeria eb a Curno2024-11-02T19:46:00+01:00

Ha riaperto la profumeria eb di Curno (BG). Il beauty store, il quattordicesimo con il nuovo format, è dotato di uno spazio di oltre 75 metri quadri dedicato ai servizi di estetica e parrucchiere: per i clienti sono disponibili un beauty hub con i servizi di manicure e brow bar, tre ampie cabine insonorizzate riservate ai trattamenti viso, corpo ed epilazione e un hair studio con diverse postazioni.

L’assortimento della profumeria è stato ampliato grazie all’inserimento di nuovi brand e, in vista del Natale, si arricchirà ulteriormente con originali idee regalo.

La profumeria eb di Curno fa parte della rete di 48 beauty store del Gruppo Esselunga che da oltre di vent’anni offrono ai clienti prodotti e servizi di qualità all’interno o in prossimità dei negozi Esselunga in Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana e Liguria. Un luogo dove make-up, skincare e haircare, grazie alla presenza di personale esperto, accompagnano una vasta proposta di assortimento caratterizzata da brand esclusivi, novità di tendenza, oltre ai grandi classici del make-up.

Grazie al sito ebprofumerie.it è possibile, inoltre, prenotare servizi ed effettuare acquisti in tutta Italia, anche nei territori dove eb non è presente con i propri negozi.

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curno, eb, esselunga, profumeria

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Torna RBM Event
5 Novembre 2024
Torna RBM Event, l’appuntamento annuale organizzato da Spazio Progetto in collaborazione con Confimprese, dedicato a creare occasioni di incontro, confronto e collaborazione tra i professionisti del Retail Building Management. L’edizione del 2024 si terrà martedì 19 novembre presso il Melià Hotel di Milano, a partire dalle ore 9:30. Questa giornata offrirà una panoramica completa delle tendenze più attuali nel settore, affrontando le sfide tecniche e le innovazioni progettuali legate ai retail building. Tavole rotonde e interventi di imprenditori, professionisti, retailer e progettisti metteranno in evidenza le migliori pratiche e le strategie future per l’evoluzione del settore. La mattina del 19 novembre prevede lo svolgimento di 12 seminari tecnici e 3 sessioni dedicate a presentazioni di retail concept nei settori Food & Beverage, Luxury Retail e Shopping Centres. Il pomeriggio sarà invece dedicato alle premiazioni degli RBM Awards e alle tavole rotonde del Forum Capitani d’Impresa, in cui imprenditori e manager si confronteranno sui temi “Pensare, Progettare, Costruire e Gestire” l’edificio retail. Uno degli appuntamenti centrali sarà la tavola rotonda “Creare valore attraverso il Facility Management: analisi, strumenti e percorsi formativi”, che si terrà alle ore 12:00 nella Sala B. Questo seminario offrirà un importante spazio di dibattito tra esperti e Facility Manager di aziende retail per esplorare ruoli e responsabilità, approcci, tool e processi per il Facility Management nel settore retail. Nel corso degli anni, RBM si è distinto come promotore della cultura del Facility Management, evidenziando l’importanza di valorizzare questa figura professionale all’interno dei processi di gestione degli edifici di natura commerciale, con particolare attenzione alle ricadute in termini di sostenibilità dell’edificio nel corso del suo ciclo vita. A partire dal 2025, inoltre, Spazio Progetto rafforzerà il proprio impegno nello sviluppo di competenze tecniche e manageriali con il lancio dell’Academy. Si offriranno percorsi specialistici, tra cui si annovera il percorso dedicato alla figura del Facility Manager – Retail Specialist, pensato per elevare le competenze dei FM attraverso la formazione di professionisti altamente qualificati nella gestione dei edifici retail. La partecipazione attiva di associazioni di categoria, università e riviste scientifiche come Assistal, il Politecnico di Milano, la Sapienza Università di Roma e “FMI – Facility Management Italia” accresce ulteriormente il valore delle iniziative di Spazio Progetto. Un contributo fondamentale è fornito dal professor Silvano Curcio, esperto di processi, modelli e strumenti di Facility & Energy Management, con il quale Spazio Progetto collabora su progetti di ricerca e percorsi di aggiornamento dedicati alla figura del Facility Manager nelle imprese. RBM Event’24 rappresenta una piattaforma di dialogo per i professionisti della filiera retail, favorendo momenti di networking e confronto costruttivo. Il convegno si avvale del patrocinio di numerose associazioni di categoria e organizzazioni di settore.

CEVA Logistics e TotalEnergies inaugurano un grande impianto di pannelli solari in Francia
8 Novembre 2024
CEVA Logistics, insieme a TotalEnergies, ha inaugurato un impianto di schermatura solare composto da 58.000 pannelli con una potenza totale di 28,5 MWp, producendo 34 GWh, equivalenti al consumo elettrico annuo di 15.000 persone. Installato presso lo stabilimento CEVA Logistics a Blyes, l’impianto solare mira a produrre e distribuire localmente elettricità a basse emissioni di carbonio. La messa in servizio delle strutture ombreggianti fotovoltaiche a Blyes è la più grande di questo tipo mai realizzata finora da TotalEnergies in Francia. La struttura solare fotovoltaica copre quasi 70 acri e si stima che produca 34 GWh all’anno e riduca le emissioni di CO2 di quasi 10.000 tonnellate all’anno. Oltre alla produzione di elettricità a basse emissioni di carbonio, le strutture ombreggiate dei parcheggi offrono altri vantaggi, come una maggiore protezione dei veicoli dalle intemperie e migliori condizioni di lavoro per i dipendenti della struttura. Dal 2021 e fino alla sua messa in servizio alla fine del 2023, la costruzione di questa installazione è avvenuta in stretta collaborazione con le squadre di CEVA Logistics e secondo un programma in più fasi, al fine di rispettare i vincoli operativi inerenti alle attività presenti sul sito. L’elettricità prodotta dalla nuova struttura segna un passo significativo verso la produzione energetica sostenibile e locale per la regione. CEVA Logistics è fortemente impegnata nella logistica sostenibile e nella riduzione dell’impatto locale delle sue attività attraverso un’ampia varietà di iniziative di decarbonizzazione e produzione di energia rinnovabile. Ad oggi, CEVA ha installato più di 200 acri di pannelli solari in siti a livello globale. TotalEnergies mira a diventare uno dei principali attori nella transizione energetica al fine di raggiungere la neutralità del carbonio entro il 2050. Per raggiungere questo obiettivo, TotalEnergies sta facendo grandi investimenti in energie a basse emissioni di carbonio, principalmente elettricità. Con le strutture ombreggianti fotovoltaiche, TotalEnergies sta dimostrando la propria esperienza in progetti complessi a beneficio dei propri clienti e territori. Nella regione Auvergne-Rhône-Alpes, TotalEnergies gestisce 26 siti di produzione di energia rinnovabile, che rappresentano una produzione annua di 166 GWh, l’equivalente del consumo annuo di 75.000 persone. Marin de Montbel, amministratore delegato di TotalEnergies Renewables France, ha dichiarato: “Noi di TotalEnergies siamo orgogliosi di supportare aziende come CEVA Logistics nella loro transizione energetica. Questo progetto illustra la nostra capacità di rispondere alle sfide industriali dei nostri clienti e di fornire soluzioni di produzione di elettricità a basse emissioni di carbonio nel rispetto di elevati standard di sicurezza. Abbiamo preso in considerazione con successo i vincoli legati al mantenimento dell’attività logistica presso la struttura CEVA, contribuendo allo sviluppo economico locale e rafforzando le nostre radici nella regione. Questa è la forza del nostro approccio B2B: un industriale al servizio degli industriali”. Philippe de Crécy, Direttore delle relazioni istituzionali europee, CEVA Logistics, ha dichiarato: “Siamo lieti dell’implementazione di questo progetto di centrale solare presso la nostra struttura logistica di Blyes e di partecipare attivamente all’energia rinnovabile su scala locale. Attraverso questo progetto, CEVA utilizza le sue aree di parcheggio in modo intelligente per rispondere alle sfide della decarbonizzazione delle nostre attività e della transizione energetica a livello globale”.

Distribuzione automatica: inflazione e smart working frenano la crescita
7 Novembre 2024
Dopo due anni consecutivi positivi il settore della distribuzione automatica da gennaio a settembre del 2024 registra la prima frenata sia di fatturato sia di consumazioni: in termini assoluti, il ricavato si attesta a 1,19 mld di euro mentre le vendite a 2,9 mld. È quanto emerge dalle anticipazioni sullo Studio sul settore della distribuzione automatica realizzato da Ipsos per CONFIDA, Associazione Italiana Distribuzione Automatica. Secondo recenti studi emerge che, contrariamente al percepito, il lavoro da remoto in Italia nel 2024 non ha subito una battuta d’arresto ma è anzi stabile con oltre 3,55 milioni di lavoratori che lo praticano, e con stime di crescita per il 2025. Questo influisce negativamente sul comparto dato che le vending machine si trovano principalmente nelle pubbliche amministrazioni, negli uffici, oltre che nelle scuole e negli ospedali. Inoltre, nonostante la distribuzione automatica sia tra i settori che ha aumentato di meno i prezzi al consumo, i gestori si sono ritrovati ad affrontare da un lato la crescita dei prezzi delle materie prime (specialmente del caffè che rappresenta il 57% delle consumazioni del settore), e dall’altro il ridursi delle consumazioni a causa della contrazione del potere d’acquisto degli italiani per via dell’inflazione. Specchio di questa situazione l’andamento dei consumi nei primi nove mesi del 2024: il caffè, da sempre re delle consumazioni alle vending machine, perde il -2,92% rispetto al medesimo periodo del 2023. Male anche le bevande fredde che registrano un calo del 3,65%, gli snack e i gelati. I prodotti a registrare un andamento positivo sono gli energy drink, le bevande a base di frutta con bassa o alta concentrazione di frutta, gli snack dolci e salati, e il confectionery. La riduzione dei consumi, insieme all’aumento dei costi delle materie prime e dei prodotti e alla diminuzione degli incentivi dell’Industria 4.0, ha ridotto anche la vendita delle vending machine che sono fabbricate in Italia ed esportate in tutto il mondo. Pertanto, l’accesso ai nuovi incentivi del piano Transizione 5.0 rappresenterebbe un’importante occasione per il settore del vending. Purtroppo, però, quest’ultimo contiene delle difficoltà burocratiche e interpretative che ad oggi rende impossibile per le aziende del settore accedere agli incentivi. Tutto questo nonostante il fatto che da anni, la distribuzione automatica sta vivendo una vera e propria rivoluzione digitale: il 30% delle oltre 830mila vending machine d’Italia è dotato di app di pagamento; molte delle macchine di nuova generazione sono dotate di schermi touch, sono interconnesse con l’azienda di gestione e in grado di ridurre i consumi energetici sia attraverso l’utilizzo di gas più sostenibili sia con una migliore coibentazione della macchina. “Le imprese di gestione del vending sono state inserite a pieno titolo tra i beneficiari del Piano di Transizione 4.0 – commenta Massimo Trapletti, Presidente di CONFIDA – Oggi però, pur avendo tutte le caratteristiche per rientrare anche nella Transizione 5.0, comprese quelle di risparmio energetico, non vi possono accedere a causa di alcune disposizioni fortemente restrittive e di difficoltà interpretative. Chiediamo pertanto al Ministero delle Imprese una semplificazione per salvaguardare una produzione importante del nostro Paese che è un simbolo di eccellenza anche all’estero, qual è quella delle vending machine e per rilanciare l’innovazione in un canale distributivo alimentare che conta più di 3.000 imprese e oltre 33mila occupati in tutta Italia”. “La distribuzione automatica non è più soltanto una questione di “pausa caffè”. Il vending oggi è competenza, innovazione e sostenibilità e sta sempre più andando verso “un vending 5.0”, competitivo, moderno e responsabile. – dichiara Carlo Sangalli, Presidente di Confcommercio – Certo l’accesso all’innovazione non è sempre privo di ostacoli. Penso al Piano Transizione 5.0, che è uno strumento di grande potenzialità. Talvolta, però, le imprese della distribuzione automatica, a causa delle loro specificità e delle complessità burocratiche del piano, incontrano delle difficoltà nell’accedere ai benefici. È fondamentale, quindi, lavorare insieme per superare queste barriere e creare un sistema di supporto che faciliti l’accesso ai finanziamenti e alle agevolazioni.” In un contesto di mercato già complesso, si aggiunge anche la cronica mancanza di personale specializzato nel settore e in particolare di due figure professionali che rappresentano circa il 70% delle risorse umane impiegate in un’impresa di gestione del vending: gli addetti al rifornimento e i tecnici manutentori dei distributori automatici. Da un recente studio condotto da CONFIDA in collaborazione con l’agenzia per il lavoro Randstad è emerso che la maggior parte di queste figure si ricercano al Nord e che le prime cinque regioni con maggior necessità di collaboratori sono a Lombardia, l’Emilia-Romagna, il Veneto, il Piemonte e il Lazio. Per cercare di risolvere questa problematica, CONFIDA insieme a Randstad ha dato vita ad una campagna di recruiting in tutta Italia, seguita poi dall’organizzazione di corsi di formazione gratuiti finanziati dal Fondo Formatemp. In uno scenario caratterizzato da un tasso di disoccupazione basso e un numero di occupati in crescita, il progetto contempla anche alcuni aspetti sociali molto rilevanti, quali iniziative di mobilità territoriale, di recruiting e formazione di personale proveniente da Paesi extra europei oltre a opportunità per ex detenuti.

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