È stato siglato alcuni giorni fa il primo accordo mondiale sul commercio elettronico nell’ambito della World Trade Organization con l’obiettivo di facilitare le transazioni elettroniche transfrontaliere, ridurre le barriere al commercio digitale e promuovere l’innovazione nel settore. Andrea Spedale, presidente dell’Associazione italiana commercio elettronico commenta così questo nuovo passo: “Accogliamo con favore questo importante accordo commerciale che permetterà di abbattere ulteriormente le barriere al commercio elettronico. Ne deriverà un più facile scambio nelle transazioni transfrontaliere a vantaggio di venditori e consumatori. Siamo particolarmente soddisfatti del fatto che uno dei principi fondamentali che guidano l’operato della nostra associazione, la fiducia, sia stato esplicitato in un accordo mondiale. Tuttavia, sono ancora molti gli aspetti primari dell’e-commerce su cui è necessario lavorare. Mi riferisco ad esempio all’accesso dei minori ai servizi online e alla loro tutela che in questa versione dell’accordo non è contemplato. E anche ad un sistema di tutele per i venditori rispetto agli squilibri fiscali nel mercato che l’Ue sta fronteggiando con recenti iniziative come l’introduzione di dazi su fast fashion e prodotti low cost prevalentemente cinesi, finalizzate a impedire oligopoli nell’e-commerce. Un apparato di regole assolutamente necessario soprattutto per quei Paesi in cui non esistono normative di protezione così strutturate come in Ue”.
Oggi il commercio digitale rappresenta circa il 25% di tutto il commercio internazionale secondo i dati Ue. La pubblicazione dell’accordo è il risultato di cinque anni di negoziati in cui sono stati coinvolti oltre 90 membri della Wto. Tra le principali regole definite, sono incluse iniziative per promuovere il commercio digitale senza soluzione di continuità sia all’interno sia all’esterno dei confini, comprese le firme elettroniche e le fatture elettroniche; per aumentare la protezione dei consumatori online e rendere l’ambiente del commercio digitale internazionale più affidabile e conveniente, contando in questo anche la collaborazione sui rischi legati alla sicurezza informatica. L’accordo definisce inoltre il divieto dei dazi doganali sulle trasmissioni elettroniche che è di grande importanza commerciale ed è una priorità fondamentale per l’industria a livello mondiale. Oltre a introdurre iniziative per facilitare la partecipazione dei consumatori e delle aziende dei paesi in via di sviluppo al commercio digitale.