CHEP ha lanciato nel 2020 un programma di durata quinquennale a livello globale che mira a trasformare le modalità di consegna dei prodotti introducendo supply chain pioneristiche e a carattere rigenerativo. Il nuovo approccio si è tradotto in un piano integrato di azioni denominate “Planet Positive”, “Business Positive” e “Communities Positive”.

L’innovativa strategia lanciata da CHEP riflette un cambio di paradigma e punta alla creazione di impatti positivi su ambiente e società piuttosto che al contenimento delle conseguenze negative delle attività produttive ed economiche, rompendo quindi il legame tra consumo e danno all’ecosistema e dando vita a modelli rigenerativi che ripristinano la natura e rafforzano la società. 

Il modello di “condivisione e riutilizzo” conosciuto come pallet pooling, di cui CHEP è pioniera, offre già – in confronto alle alternative monouso – numerosi benefici ambientali. Solo lo scorso anno, in Italia, le soluzioni di CHEP hanno consentito ai clienti di conseguire i seguenti risparmi: 36.112 milioni di tonnellate metriche di CO2; 169.137 litri d’acqua; 3,2 milioni di metri cubi di legno; 34.765 di alberi; 4.038 tonnellate di rifiuti.

“La nostra strategia quinquennale di sostenibilità prevede un percorso chiaro per il conseguimento di una supply chain autenticamente rigenerativa, imperniata su valori come riutilizzo, resilienza e rigenerazione. – ha dichiarato Javier Sanchez, Country General Manager di CHEP Italia – Ai fini del raggiungimento dei target positivi per il pianeta, abbiamo anche riconfermato la nostra politica di approvvigionamento che prevede l’utilizzo di legno proveniente unicamente da foreste con certificazione di sostenibilità. A livello ambientale, inoltre, CHEP intende impiegare entro il 2025 esclusivamente energia elettrica da fonti rinnovabili e consentire la coltivazione di due alberi per ogni albero utilizzato per la produzione di pallet”.

Le azioni di CHEP Italia rientrano in un ampio piano di attenzione non solo all’ambiente “esterno”, ma anche a quello interno. Fra i target Workplace Positive infatti, si annoverano il raggiungimento della certificazione Global Top Employer anche nel 2023, l’aggiornamento della policy che ha introdotto l’Hybrid Working e il lancio di iniziative all’insegna di integrazione e wellbeing sul posto di lavoro, come ad esempio workshop sul burnout e training dedicati al benessere emotivo e a come coltivarlo. In particolare, in Italia, CHEP promuove da sempre una cultura basata sulla diversità, l’equità e l’inclusione che ha portato nel 2023 a contare oltre il 55% di ruoli manageriali ricoperti da donne. Un risultato che si inserisce all’interno dell’obiettivo globale di raggiungere il 40% di donne nei ruoli dirigenziali entro il 2025 e la parità nei ruoli dirigenziali entro il 2030.

Il raggiungimento dell’equilibrio di genere in CHEP è un passo importante considerato che quello della supply chain è un settore storicamente dominato dagli uomini. 

CHEP, inoltre, continua a soddisfare le esigenze più essenziali delle comunità: Communities Positive è, infatti, il terzo pilastro della strategia di sostenibilità per il 2025 che già in quest’anno ha previsto donazioni ai Banchi Alimentari e la possibilità per i dipendenti di usufruire di “tempo blu”, ovvero giornate lavorative da dedicare ad attività di volontariato. Un elemento chiave al centro della sua strategia è poi la sensibilizzazione di tutti i dipendenti sul tema della neurodiversità, L’azienda ha infatti collaborato per un evento con PizzAut, la prima pizzeria in Italia gestita da personale autistico e contributo con una donazione.

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