Print Friendly, PDF & Email

Nel complesso le offerte di carichi hanno subito un calo nel 3° trimestre del 2023 rispetto all’anno precedente. Il rapporto carichi-veicoli torna ai livelli pre-pandemici del 2019. L’aumento della domanda di trasporti nel mese di settembre ha portato a un incremento del prezzo medio di trasporto. 

Il Barometro dei trasporti mostra valori eccezionalmente bassi e alti negli anni della pandemia di Covid-19. Quest’anno i valori sono tornati ai livelli pre-pandemici del 2019. Tuttavia, nonostante la lieve ripresa rispetto ai primi due trimestri dell’anno, il mercato dei trasporti continua a barcollare. 

Dopo due trimestri in cui le offerte di carichi in Europa si sono attestate a un livello di gran lunga al di sotto dell’anno precedente, nel 3° trimestre è stata colmata un po’ questa perdita, anche se ancora notevole. Settembre è stato il mese più forte del 3° trimestre, anche se si è attestato comunque a un livello inferiore rispetto allo stesso mese del 2022. Nel 3° trimestre è stata registrata una quantità di offerte in Germania di gran lunga inferiore rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Come previsto, la domanda di veicoli di trasporto è aumentata nuovamente dopo la pausa estiva. Nel mese di settembre è stato registrato nuovamente un considerevole aumento della domanda di trasporti nel Marketplace di TIMOCOM: +46% rispetto al mese di agosto. In Germania l’aumento delle offerte è stato del 57%. Il rapporto tra carichi e veicoli in Europa è stato di 64:36 a luglio, 57:43 in agosto e nettamente meno equilibrato a settembre.

Nonostante un tasso di inflazione in diminuzione, la congiuntura sfavorevole, tra cui per es. la profonda contrazione nel settore delle costruzioni, continua a pesare sul mercato dei trasporti. A questo si aggiungono fattori come la bassa propensione agli acquisti e agli investimenti, sia in ambito privato, come si evince dall’Indice di fiducia dei consumatori GfK, sia in ambito commerciale, che giustificano questa contrazione rispetto al 2022. Tale andamento è confermato anche dall’Indice del clima di fiducia delle imprese ifo, che ha subito una flessione dall’87,4 all’85,7 negli ultimi tre mesi, nonostante un miglioramento delle aspettative degli intervistati nel mese di settembre. 

Il commercio al dettaglio ne ha risentito di questo andamento negativo. Come riportato dall’Ufficio federale di statistica, nell’agosto 2023, infatti, le vendite reali hanno subito un calo dell’1,2% rispetto al mese di luglio. Rapportato allo stesso mese dell’anno precedente, questo valore si attesta al -2,3%. Dall’Indice dei prezzi al consumo si evince un aumento dei prezzi alimentari superiore alla media, il quale, unitamente ai rincari energetici, contribuisce ad alimentare l’inflazione. 

“Alla luce del contesto economico è stato registrato un calo della domanda complessiva di veicoli di trasporto in Europa rispetto al 2022, anche se il mese scorso è stato caratterizzato da un leggero aumento dell’offerta di carichi”, spiega Gunnar Gburek, Head of Business Affairs di TIMOCOM.

“Il mercato tedesco dei trasporti continua a barcollare, riflettendo l’andamento economico generale. I motivi alla base di questo andamento negativo sono la bassa domanda esterna e la congiuntura a livello nazionale. Non prevediamo di assistere a un aumento considerevole della domanda di trasporti negli ultimi mesi dell’anno”, continua Gburek. “Se il mercato dei trasporti continua a mantenersi agli stessi livelli pre-pandemici del 2019, assisteremo a una nuova contrazione della domanda di veicoli di trasporto nel 4° trimestre dell’anno. Un’ipotesi realistica alla luce del contesto economico attuale in Europa e in particolare in Germania”.

A seguito dell’aumento delle offerte di carichi, a settembre il prezzo medio del trasporto per chilometro è aumentato del 6,5% rispetto al mese precedente. Complessivamente, questo valore è addirittura superiore del 21,3% rispetto al minimo registrato a febbraio di quest’anno. Nonostante questo aumento nel corso dell’anno, tutti i prezzi sono ancora di gran lunga di sotto dei picchi del 2022, quando la domanda era notevolmente superiore. 

Sono state osservate sensibili variazioni nelle offerte di carichi per esempio nella relazione Germania-Svezia. In particolare, è stato registrato un aumento del 70% delle offerte dalla Germania alla Svezia rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Le offerte di carichi dalla Svezia alla Germania sono aumentate del 38%. Le esportazioni svedesi includono veicoli, prodotti in legno e prodotti farmaceutici, oltre a ferro e acciaio. La Germania è il primo partner commerciale della Svezia in termini di importazioni e il secondo per le esportazioni, dopo la Norvegia, come riportato dalla Camera di Commercio tedesco-svedese. La stessa mette in luce, inoltre, che sia le importazioni che le esportazioni hanno superato i livelli commerciali prepandemici. La Germania importa soprattutto macchinari e prodotti farmaceutici. 

La domanda di veicoli di trasporto da molti Paesi verso la Svizzera è diminuita nel 3° trimestre, nonostante la riduzione del trasporto ferroviario a causa delle chiusure del tunnel del Gottardo, che avrebbe dovuto portare a un aumento del trasporto merci su strada. Ad esempio, è stato registrato un calo delle offerte di carichi dall’Austria alla Svizzera e dalla Francia alla Confederazione Elvetica rispetto al trimestre precedente. Rispetto all’anno scorso, le offerte di carichi dalla Germania alla Svizzera sono diminuite del 42% e dall’Italia del 29%. In ragione del blocco dei collegamenti ferroviari previsto anche per i prossimi mesi, per il 4° trimestre dell’anno si prevede un aumento del trasporto merci su strada in Svizzera.

Sono diminuite anche le offerte di carichi da Belgio e Paesi Bassi verso la Germania, in parte a causa del calo dei trasporti dall’entroterra portuale ai porti marittimi. Dall’inizio dell’anno si è assistito a una diminuzione costante dei trasbordi di container nel porto di Zara. 

Share Button