Continua la crescita di Bracchi. Il gruppo logistico con headquarter nel bergamasco e una dozzina di hub distribuiti tra Italia, Polonia, Slovacchia e Germania conclude infatti il 2022 con ricavi in crescita a quota 189 milioni di euro, +19% sull’anno precedente. Ottimo risultato anche per l’Ebitda, +26% sul 2022, valore che permette all’azienda di ottenere un’invidiabile leva finanziaria. Un anno molto positivo, dunque, nel quale il colosso della logistica ha anche investito 5,9 milioni di euro in tecnologie di automazione e informatiche e il rinnovo del parco mezzi di trasporto, aprendo nel corso dell’anno altri 40mila metri quadri di magazzini, portando così le superfici coperte gestite direttamente a livello europeo a 350mila metri quadri.
L’ingegner Umberto Ferretti (nella foto), amministratore delegato di Bracchi, ha visto l’azienda crescere a doppia cifra. Dal 2019 al 2022, nonostante il Covid, si è registrato un +9% sul segmento dei trasporti e mediamente del 19% su quello della logistica.
“Il primo trimestre del 2023 è partito bene, puntiamo a superare la quota simbolica dei 200 milioni di ricavi entro fine anno nonostante le attuali turbolenze sui prezzi, sui costi dell’energia e delle materie prime”, spiega Ferretti. “Contiamo di espanderci grazie alla nostra capacità di costruire servizi personalizzati per i clienti, che sono sempre più orientati all’outsourcing. Non solo: investiremo in nuove aperture nella logistica, che porteranno con sé anche la crescita nei trasporti. Negli ultimi due anni abbiamo posto le basi per una organizzazione sempre più efficiente e dal respiro internazionale anche grazie all’integrazione dei servizi con le sedi acquisite di Sorbolo, nel Parmense, che ha permesso di espandere la storica specializzazione nei trasporti eccezionali con soluzioni di trasporto tecnico pesante fino a 80-100 tonnellate; ma anche di Bassano del Grappa, nel Vicentino, dove la crescita del reparto fashion è stata repentina grazie alla customizzazione dei servizi”.
Tra i principali obiettivi di Ferretti anche un sempre maggior coinvolgimento aziendale sui temi del green. “La crescita di Bracchi è figlia anche di un continuo investimento nel rinnovamento dei mezzi di trasporto”, dice. “È infatti in costante adeguamento il nostro parco mezzi in ottica ecologica e scegliamo tutto ciò che va nella direzione della riduzione del carbon footprint. Il nuovo hub di Castrezzato (nel Bresciano), certificato “Leed Gold”, ne è un esempio”.
Nel 2022 è aumentata anche la forza lavoro: per Bracchi nelle sedi italiane di Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna e nelle sedi estere di Germania, Polonia e Slovacchia oggi sono 650 i “Fte”, i “full time equivalent”. Interessante anche il percorso di crescita della componente femminile, che oggi conta il 36% della popolazione aziendale. Aumenta anche la componente under 35, che sale dal 29% al 33%. Bracchi nel 2022 ha deciso anche di puntare sulla formazione su tematiche quali lo sviluppo di competenze trasversali, di conoscenze tecniche, come l’utilizzo di software informatici, e di ospitare tirocini in collaborazione con le istituzioni scolastiche locali.