Nel primo semestre del 2023, il mercato europeo dei trasporti si è attestato a un livello inferiore rispetto all’anno scorso e agli anni pre-pandemia. Dopo due anni post-pandemia a dir poco anomali, in cui le ripercussioni della pandemia l’hanno fatta da padrone, nel complesso il settore del trasporto merci su strada si è ripreso. Nel secondo trimestre del 2023, sul mercato spot europeo erano disponibili in media il 46,3% di offerte di carichi in meno rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. In Germania è stato registrato addirittura un calo del 59%. Nella media europea, il prezzo del trasporto al chilometro era del 14,1% più basso nel secondo trimestre del 2023 rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.
Dopo un inizio dell’anno rallentato, nel secondo trimestre si è registrato un aumento della domanda di trasporti. Contrariamente al calo del clima di fiducia delle imprese secondo l’indice tedesco ifo, nel mese di aprile, rispetto al mese precedente, è stato registrato un aumento del 40% delle offerte di carichi sul mercato spot in Europa e del 61% in Germania. Rispetto al mese di aprile, a maggio questo valore è aumentato ulteriormente del 18% in Germania e dell’8% in tutta Europa. Complessivamente, a seguito dell’incremento all’inizio del 2° trimestre, nel Marketplace di TIMOCOM si è registrato un aumento del 57% delle offerte di carichi rispetto al trimestre precedente.
L’aumento significativo delle offerte di carichi nel secondo trimestre è giustificato, tra le altre cose, dall’attività stagionale. “Aprile e maggio finora sono stati i mesi più ricchi di offerte di carichi date le particolari sfide derivanti dalle settimane più brevi a causa delle festività”, spiega Gunnar Gburek, Head of Business Affairs di TIMOCOM.
Complessivamente le importazioni e le esportazioni nell’Eurozona sono in calo. Lo stesso vale per la Germania, come rilevato dall’Ufficio federale di statistica. Ralenta la congiuntura in Europa, come si può evincere chiaramente dal Barometro dei trasporti di TIMOCOM. Rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente sono state nuovamente registrate importanti contrazioni nelle relazioni Germania-Francia e Francia-Germania. Anche per le relazioni Belgio-Germania, le offerte sono diminuite del 56%. Dai Paesi Bassi alla Germania è stato registrato un calo delle offerte di carichi pari al 40%. Inoltre, è stato registrato un calo nei trasporti tedeschi con destinazione Belgio, Paesi Bassi, Italia e Repubblica Ceca.
Sebbene l’Istituto di Economia Mondiale con sede a Kiel, in Germania, preveda un calo dello 0,3% rispetto all’anno precedente, contro l”aumento dello 0,5% previsto in primavera, dopo un semestre invernale piuttosto carente, per i prossimi mesi dell’anno è prevista comunque una crescita moderata dell’economia tedesca. Nel secondo trimestre del 2023, infatti, è stato registrato un aumento significativo delle offerte di carichi in molte relazioni nazionali, tra cui da e verso il Belgio, da e verso i Paesi Bassi e verso l’Italia.
Se in Gran Bretagna e in Polonia si è assistito a un notevole incremento della domanda di trasporti interni, in Germania, Francia, Austria e Ungheria è stato registrato un calo rispetto al secondo trimestre del 2022. Tuttavia, rispetto al primo trimestre del 2023 sono stati registrati aumenti significativi nelle offerte di carichi. Questo è giustificato dal fatto che, mentre in Francia e Germania nel secondo trimestre del 2022 è stato registrato un aumento insolito delle offerte di carichi a seguito della ripresa post-pandemica, in Gran Bretagna e in Polonia l’incremento non è stato così accentuato. Per questo motivo ora sono stati registrati questi aumenti del 66% e del 25% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Nonostante gli aumenti nel secondo trimestre rispetto al primo trimestre del 2023, sui trasporti nazionali in Austria e Germania, nonché in Francia e Ungheria, non è stato possibile raggiungere di nuovo i valori straordinari dell’anno precedente.
Da giugno in Europa si è registrata una tendenza al ribasso per quanto riguarda il numero di offerte di carichi a causa dei mesi estivi tradizionalmente poveri di carichi, che si uniscono a un rallentamento congiunturale. In Europa, nel mese di giugno le offerte di carichi sono diminuite del 15% rispetto al mese precedente.
Stupisce il fatto che in questo periodo le offerte di veicoli non siano aumentate; al contrario, sono diminuite del 10% rispetto all’anno precedente e del 29% rispetto al trimestre precedente. Sul mercato spot, la flessione congiunturale ha ripercussioni sia sulle offerte di carichi che di veicoli. “I vettori hanno ricominciato ha offrire i propri servizi tramite i canali di distribuzione più tradizionali, oppure hanno ridotto il numero di veicoli disponibili sul mercato date le scarse probabilità di successo”, commenta Gunnar Gburek dopo aver parlato con diversi spedizionieri. Inoltre, rispetto al primo trimestre, nel secondo trimestre del 2023 è diminuita la partecipazione dei fornitori di servizi di trasporto alle gare d’appalto. Il calo del 45% delle offerte per un nummero pressoché costante di gare d’appalto per trasporti regolari potrebbe essere riconducibile all’aumento della domanda di veicoli sul mercato spot.
Resta la speranza che la congiuntura si riprenda nella seconda metà dell’anno. Il settore dei trasporti ha dimostrato di saper affrontare al meglio anche le situazioni più avverse. «Negli ultimi anni i camionisti professionisti e i responsabili della logistica hanno dovuto lavorare costantemente a ritmi molto serrati. Per questo motivo possono rallentare i ritmi nei mesi estivi decisamente più tranquilli”, continua Gunnar Gburek. «Al massimo con l’arrivo dell’autunno aumenterà la domanda di trasporti e, di conseguenza, uno sfruttamento di tutti i veicoli disponibili»