Nel secondo trimestre 2024 le famiglie italiane hanno speso 46 miliardi di euro in beni di consumo e prodotti tecnologici e durevoli
In Italia, la spesa dei consumatori per i beni di largo consumo e per i beni tecnologici e durevoli nel secondo trimestre del 2024 è rimasta pressoché invariata rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Da notare il persistente segno positivo di alcune categorie come i prodotti per la cura degli animali domestici, della persona, dei bambini e della casa, mentre permane la sofferenza dei device elettronici pur registrando un miglioramento rispetto agli ultimi quattro trimestri. Il nuovo Barometro dei Consumi di NIQ – The NIQ Retail Spend Barometer – combina i dati di NIQ e GfK per misurare il giro d’affari dei prodotti del largo consumo, dei beni tecnologici e durevoli acquistati negli store in Italia.
Tra aprile e giugno 2024, nel settore del largo consumo si nota un lieve calo del fatturato, che ha comunque superato i 31 miliardi di euro.
I beni di prima necessità hanno mantenuto un livello stabile di vendite, con una crescita di alcuni prodotti specifici tra cui Fresh Food per un valore di oltre 11 miliardi e Snacking pari a 1 miliardo. Secondo il Barometro dei Consumi di NIQ, i prodotti per la cura della persona, per un valore di 1,8 miliardi hanno conseguito una solida crescita, con un aumento del 6,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, così come il settore della cura della casa, 1,5 miliardi, che ha visto un incremento del 3,9% sempre rispetto ai mesi aprile – giugno 2023. Bene anche per il petcare che ha visto una crescita del 3,3% rispetto al secondo trimestre 2023.
I settori dell’Ambient Food, ovvero confezionati da scaffale, e Dairy, latticini e derivati, hanno registrato una diminuzione del 2,5% e del 2,6% del valore, con un giro d’affari rispettivamente di 5 miliardi e 3 miliardi.
Romolo De Camillis, Retailer Director NIQ Italia, ha commentato: “Il progressivo rientro dell’inflazione sta impattando sull’andamento delle vendite nel secondo trimestre dell’anno. In particolare, il largo consumo rallenta la sua corsa, sostenuta principalmente dai prezzi, e chiude il trimestre con un andamento rispetto al 2023 leggermente negativo. I beni per la cura della persona e della casa, in controtendenza rispetto alla media FMCG, registrano andamenti positivi”.
In Italia, nel secondo trimestre del 2024 il mercato dei beni tecnologici e durevoli frena il calo delle vendite, raggiungendo un fatturato nel periodo aprile – giugno di quasi 14,8 miliardi di euro, pari a un -0,7% vs Q2 2023.
In particolare, il settore Technical Consumer Goods, che include elettronica di consumo, telefonia, IT, prodotti per l’ufficio, fotografia e altri beni tecnologici, presenta un ricavo nel secondo trimestre pari a 2,7 miliardi con un -4,5% vs Q2 2023.
Inoltre, Ivano Garavaglia, CS Retail Lead & RV Sales Deputy NIQ Italia, ha aggiunto: “Anche le vendite di beni durevoli e tecnologici si attestano nel trimestre leggermente al di sotto dei livelli dello scorso anno interrompendo la fase di accentuata flessione riscontrata nei trimestri precedenti. Buoni segnali di crescita nei compartiDIY / Home Improvement e Home appliances. Da citare anche il settore Tech Consumer Goods che, sebbene ancora negativo, ha riportato un miglioramento rispetto ai quattro trimestri precedenti. In termini qualitativi osserviamo, anche nei dati degli ultimi mesi, una continua spending review degli Italiani che rimodulano rapidamente le loro scelte d’acquisto in funzione dei loro bisogni e dell’andamento dei prezzi”.
“Il mercato e il comportamento dei consumatori evolvono velocemente. I consumatori non acquistano esclusivamente solo beni di largo consumo o tecnologici, ma comprano spostandosi in ogni categoria, reparto, corsia e canale. La totale sinergia tra NIQ e GfK offre ai decisori un’analisi degli acquisti dei beni di largo consumo e dei beni tecnologici e durevoli dal livello mondiale a un dettaglio capillare, fornendo una visione totale del comportamento degli acquirenti. Per cui si tratta davvero di un Total Package.” afferma Enzo Frasio, Amministratore Delegato di NIQ e GfK.