Food Retail: nel 2023 investiti 16,4 milioni di euro nelle startup del settore
Nei primi 11 mesi del 2023, un round di Venture Capital su 10 in Italia riguarda il settore Food & Agriculture, per un totale di 28 operazioni e 95,7 milioni di euro investiti nelle startup italiane del settore.
A trainare è il Nord, con 20 round e 86 milioni di euro raccolti, e ad attrarre oltre la metà dei capitali sono le startup che operano nel settore Vertical Farming. Presenti anche 7 milioni di investimenti legati al verticale Alternative Protein, ovvero le proteine alternative alla carne e di origine vegetale.
È quanto emerge da un’analisi di Growth Capital, banca di investimento tech leader nell’ecosistema Venture Capital, che restituisce una fotografia di uno dei settori più importanti e interessanti per il VC in Italia, considerando i dati tra gennaio e novembre 2023.
“Guardando al Venture Capital italiano nel 2023, emerge come un round di investimento su dieci sia relativo al settore Food & Agriculture. Il numero di round completati quest’anno nel settore è in linea con quello del 2022 e in generale con la media storica dal 2018 ad oggi, evidenziando l’interesse costante nonostante le turbolenze di mercato”, spiega Andrea Casati, Vice President di Growth Capital. “Il calo dell’ammontare investito, che nel 2022 si attestava a 148,3 milioni di euro, è riconducibile ai trend generali osservati nell’ecosistema, ovvero scarsità di round late stage e aumento di round pre-seed”.
La maggior parte degli investimenti nel settore Food & Agriculture in Italia si concentra nel Nord Italia, dove si contano 20 round, per un totale di 86 milioni di euro. Segue il Sud, con 4 round chiusi durante l’anno e 6,3 milioni di euro raccolti, contro i 2,5 milioni del 2022. Il Centro Italia, con 4 round, raccoglie invece 3,4 milioni, calando rispetto al 2022.
Guardando ai singoli settori, al primo posto per numero di round chiusi spicca il Food Retail, seguito da Vertical Farming e Alternative Protein, con 4 round ciascuno.
Per quanto riguarda l’ammontare investito, invece, è il Vertical Farming a conquistare lo scettro, con 49,6 milioni di euro, in aumento del 65% rispetto al 2022. Al secondo posto si posizionano i round in Food Retail, per un totale di 16,4 milioni di euro, mentre al terzo posto ci sono le Cloud e Ghost Kitchen con 13 milioni di euro, rispetto ai 7,9 milioni di euro del 2022. Fuori dal podio, i 7 milioni di euro investiti in Alternative Protein, che invece nel 2022 non avevano raccolto alcun tipo di interesse.
Come emerge dall’analisi di Growth Capital, ad ottenere i finanziamenti più importanti nel settore durante il 2023 è stata Planet Farms, società nel settore dell’agricoltura in ambiente controllato, che a novembre ha realizzato una nuova iniezione di capitale per 36,7 milioni di euro che andranno a supportare l’espansione della società in Italia e Regno Unito. Segue Soul-K, company italiana che opera nel settore b2b e pioniera nell’innovazione dell’industria alimentare, che ha chiuso un round da 20,5 milioni di euro, comprensivi di equity e finanziamento bancario: a sottoscrivere l’aumento di capitale spiccano CDP Venture Capital, LIFTT, Simest, Al.Ma Food, Azimut, Levante Capital e Innogest, mentre il finanziamento bancario è stato concesso da BancaTer in collaborazione con Fondo Frie. Terzo posto per il brand milanese di ristoranti di pasta fresca MiScusi, che ha chiuso un round complessivo da 10 milioni di euro con un’operazione a cui hanno partecipato MIP, Picus Capital, Kitchen Fund, Amundi, Gama e Wellness Holding.
Al quarto posto c’è Kilometro Verde, startup dell’imprenditore Giuseppe Battagliola, che ha ricevuto 6 milioni di euro da Ismea per la creazione di uno stabilimento innovativo di “vertical farming”.
A chiudere la Top 5 di investimenti in Food & Agriculture del 2023 due startup a pari merito. Agricooltur, startup operante nell’ambito della coltivazione aeroponica, ha completato un round di investimento serie A di 5 milioni di euro con lead investor Sinergia Venture Fund. Stessa cifra anche per Dreamfarm: la startup di Parma, che ha brevettato un processo per la creazione della prima alternativa vegetale alla mozzarella in liquido di governo, ha ricevuto 5 milioni di euro dai due imprenditori Giampaolo Cagnin e Francesco Mutti.