Negli ultimi anni il fenomeno del Buy Now Pay Later ha guadagnato rapidamente popolarità in tutto il mondo. In Italia, sebbene il metodo di pagamento online più diffuso sia ancora la carta, usata soprattutto per completare transazioni di valore elevato, il BNPL registra una crescita annua a due cifre. I prodotti BNPL erogati nel nostro Paese hanno infatti fatto registrare un deciso incremento del 47% nel 2022, in ulteriore accelerazione rispetto al +35% del 2021, confermando dei ritmi molto superiori rispetto alla crescita del credito al consumo small ticket tradizionale.
Queste le principali evidenze di un’analisi che CRIF ha effettuato sul proprio ecosistema di dati per evidenziare le caratteristiche reali del fenomeno.
“L’industria del BNPL nel nostro Paese sta vivendo una crescita significativa, con sempre più aziende che offrono questo servizio ai clienti e con un incremento dei player specializzati nel proporre questo tipo di facilitazione. Le nuove abitudini di acquisto degli italiani e la maggiore accettazione da parte dei commercianti hanno reso il BNPL un’opzione di pagamento comune sui siti web e in numerosi negozi fisici, soprattutto per acquisti di importo contenuto e sotto i 500 euro” – spiega Simone Capecchi, Executive Director di CRIF.
Nel dettaglio, CRIF ha messo a confronto un cluster di finanziamenti BNPL con i più classici finanziamenti small ticket, analizzandone i trend e le caratteristiche nell’ultimo biennio.
Dall’analisi si evince una stagionalità più marcata rispetto al credito al consumo tradizionale, con le erogazioni BNPL del secondo semestre sono superiori in media del 41%, a testimonianza del fatto che il BNPL sia intimamente legato a comportamenti d’acquisto particolarmente concentrati nel periodo natalizio.
Inoltre, si assiste a una diffusione del BNPL anche in ambiti non tradizionalmente retail: Travel e dove il BNPL ha dimostrato di essere un efficace strumento di conversione e di marketing, Insurance e B2B.
Approfondendo l’analisi, il CRIF Market Outlook evidenzia come il ticket medio del BNPL sia molto inferiore rispetto a quello del credito al consumo più tradizionale: oltre il 50% delle richieste è inferiore ai 500 euro; a conferma che il BNPL rappresenta agli occhi dei consumatori più un mezzo di pagamento che una forma di finanziamento.
Analizzando il profilo d’età degli utenti BNPL, i Millennials e la Generazione Z costituiscono il 71% del totale. Queste ultime generazioni sono cresciute con l’e-commerce e la digitalizzazione dei servizi finanziari, quindi l’adozione di nuove forme di pagamento è stata naturale per loro.
Anche sul fronte della rischiosità del credito emergono evidenze interessanti. Nel 2022 il BNPL ha fatto registrare un tasso medio di insolvenza in calo del 30% nel 2022 rispetto al 2021, e in controtendenza rispetto alla crescita fatta segnare invece dal credito small ticket. A riprova di come il BNPL si stia diffondendo principalmente in clientela a bassa rischiosità creditizia, che lo utilizza percependolo come esperienza di pagamento e non come forma di credito.
“Il Buy Now Pay Later sta contribuendo a trasformare l’esperienza di acquisto degli italiani, offrendo loro maggiore flessibilità finanziaria. Mentre il fenomeno continua a crescere, ci aspettiamo che la nuova Direttiva sul credito ai consumatori porterà a significativi cambiamenti nel settore. Una delle modifiche chiave riguarda la regolamentazione dei fornitori di BNPL come intermediari finanziari, soggetti a norme più rigorose e a un’adeguata supervisione. Inoltre, la nuova Direttiva richiede ai fornitori BNPL di effettuare una valutazione del credito più accurata dei consumatori prima di concedere finanziamenti. Ciò mira a prevenire l’indebitamento eccessivo e a garantire che i consumatori siano in grado di far fronte ai pagamenti futuri. Queste regolamentazioni, se implementate correttamente, renderanno il settore del BNPL più sano e sostenibile, garantendo una maggiore trasparenza e tutela per i consumatori e offrendo loro un’opzione di pagamento flessibile e responsabile” – conclude Antonio Deledda, Executive Director di CRIF.

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