All’interno degli store Mercatino franchising è stato registrato negli ultimi due anni un incremento della frequenza di acquisto da parte dei giovani, soprattutto tra i 25 e i 55 anni, sempre più favorevoli e interessati alla pratica del riuso.  Il cliente tipo è donna tra i 35 e i 65 anni: in questa fascia, il target preponderante è quello tra i 45 e i 54 anni. L’età si abbassa guardando all’online: il 57% ha tra i 35 e i 44 anni. Il livello di istruzione è medio o alto; il profilo prevalente è in possesso di un reddito medio o basso.

L’interesse per la sostenibilità, l’integrazione del reddito mensile e la ricerca di oggetti introvabili sono i principali driver che hanno portato all’incremento delle vendite e del fatturato nel 2023 per Mercatino Franchising. Un effetto amplificato dall’interesse sempre crescente dei giovani di tutte le estrazioni sociali che sempre più gravitano all’interno degli store della catena.

Ciò che ha condotto sempre più giovani a frequentare i mercatini della catena si potrebbe definire “eco-consapevolezza”. Partendo dalla generazione boomers, Mercatino Franchising ha conquistato i millennials fino a raggiungere anche la Gen Z, coinvolta soprattutto attraverso progetti scolastici dedicati al riuso degli oggetti. Oggi la clientela più ampia è quella tra i 25-55 anni che attua uno stile di vita con tendenza a riqualificare capi e oggetti secondo il modello della green economy. Dal consumismo sfrenato il target Mercatino sembra prendere le distanze, con una bassa inclinazione al fast fashion, abbraccia la qualità e il riutilizzo di capi firmati e non.

Oggi, molto più che quindici o vent’anni fa, i clienti del franchising hanno una idea chiara del resoconto di riduzione dell’impatto ambientale che ritrovano in fondo alla loro lista oggetti al momento della consegna in negozio. In tempo reale possono quantificare il mancato apporto di CO2, polveri sottili e risorse naturali nel loro quartiere e nella zona in cui vivono grazie alla vendita conto terzi dei propri oggetti. Si tratta di una nuova consapevolezza, una eco-consapevolezza informata e documentata.

C’è poi un altro aspetto importante, il supporto all’economia locale in cui avviene lo scambio di merci a favore della circolarità.

Alla ricerca di capi singolari, come le camicie anni 60, si accosta una tendenza anticonformista ludica, una caccia al tesoro che diverte. La particolarità, la rarità e l’unicità rappresentano un motivo in più per frequentare i mercatini della catena. Un maglione un po’ over o scarpe e accessori fuori moda restituiscono un senso di libertà. Anzi sembrerebbe che la ricerca di questi capi coincida con una sana e sostenibile dipendenza dalla storia passata, dalle origini. Non solo rende i ragazzi più padroni del vestire, una icona di sé, ma li rende più “cool” perché interpretano lo stile del “Grandpa”. Sempre più frequentemente si sente dire, con ammirazione, “sembri mio nonno”.

In questo spaccato, la ricerca del capo particolare ha un valore aggiunto: la sua storia. L’appartenenza a luoghi e fatti lontani crea un effetto fascinazione, si ritorna indietro nel tempo e in altre culture. Si rinnova con poco, soprattutto se i soggetti sono ragazzi fuori sede, un segmento molto presente nella popolazione dei clienti Mercatino. Economicità e sostenibilità diventano i driver di scelta prioritari. Il maggior vantaggio economico si raggiunge senza rinunciare alla qualità. Il segmento dei giovani frequentatori degli store Mercatino ha scopi anche molto diversificati, spesso sperimentare e reinventare un oggetto, trasformarlo in qualcos’altro denota voglia di differenziazione e individualità.

La velocità vince sui tempi della riflessione portando le vendite dell’e-commerce Mercatino da gennaio 2023 a gennaio 2024 a un +65%. Le categorie più vendute online sono Usato Firmato, Casa e Cucina, Arredamento. Gli articoli maggiormente ricercati sono: borse, quadri, oggetti della Thun, statue, scarpe stivali donna.

In questo contesto si inserisce il “fenomeno” Mercatino Franchising, che chiude l’esercizio fiscale 2023 con ricavi globali che superano i 107 milioni di euro, con un incremento dell’11% rispetto all’anno precedente ed un controvalore rispetto al nuovo di circa 290 milioni di euro. Le quote di incremento fatturato più significative sono state generate dal reparto abbigliamento a seguire, oggettistica e arredamento.

“Un giro d’affari con ricadute economiche importanti – sottolinea il Presidente Sebastiano Marinaccio. – se si pensa che Mercatino rappresenta una piccola fonte di reddito per le famiglie che portano il loro usato, in una congiuntura economica difficile. L’inflazione continua ad erodere il potere d’acquisto, con tassi alti e un’economia instabile.

La compravendita di beni usati – continua Marinaccio – è un salvadanaio per far fronte ai bisogni di prima necessità, ma anche per quelle spese più gratificanti per la sfera emotiva, di fatto viene anche considerato come “danaro leggero” e pertanto da spendere più facilmente. Si tratta di rigenerazione economica che attraverso il modello di economia circolare è in grado di riattivare le filiere dei consumi locali nei quartieri, nelle città e in tutte le regioni, dove siamo presenti”.

Tra i motivi della crescita, in termini sia di fatturato sia di occupazione al primo posto, c’è la formazione continua degli imprenditori e delle loro strutture, l’innovazione tecnologica e la relazione costante con il cliente e il mercato di riferimento.

Tra i dati significativi riportati dall’osservatorio “Mercatino” sull’impatto ambientale spicca la riduzione annua, relativa al 2023, di oltre 70.000 tonnellate di CO2  a equivalenti a quelle emesse da un’auto che percorre più di 476,6 milioni di km. Sono stati risparmiati inoltre 47.000 Kg di polveri sottili PM2.5 e 600 milioni di litri di acqua in un anno, un dato importante se si considera che in tutto il pianeta l’acqua dolce costituisce solo il 2,9% del totale.

Share Button